E’ per me sempre un piacere collaborare con Valerio Denaro, fondatore di Crocieristi.it e con il quale condividiamo una smisurata passione per i viaggi. Vivendo a Reggio Calabria negli ultimi anni abbiamo assistito al piacevole aumento del traffico crocieristico grazie allo sviluppo dell’area portuale di Messina. E’ sempre più frequente affacciarsi ad una terrazza sullo stretto e godere del passaggio di uno di questi giganti del mare che solcano le acque di Scilla e Cariddi.
Abbiamo incontrato colui che ha favorito in questi anni questo sviluppo dirigendo con professionalità ed esperienza il Sistema Portuale di Messina e Milazzo, il Commissario Straordinario Dott. Antonino De Simone al quale abbiamo sottoposto delle domande e che ringraziamo per la disponibilità dimostrata.
D: Gentile Dott. De Simone, quante navi da crociera solcano ogni anno lo stretto di Messina?
R: “Nello Stretto di Messina passano sicuramente circa un migliaio di navi da crociera l’anno, considerato che è uno dei due unici canali di collegamento fra est e Ovest del Mediterraneo. Il porto di Messina, invece, ospita ogni anno da 150 a 200 navi da crociera fra le più grandi al mondo, movimentando in media negli ultimi anni fra i 300.000 e i 500.000 crocieristi. In particolare nell’anno in corso si attendono 158 navi con oltre 388.000 passeggeri, con un incremento in termini di passeggeri del 6% rispetto all’anno precedente, in controtendenza con quanto sta avvenendo nel resto dei porti italiani. I dati confermano che la Sicilia resta una meta molto ambita per il traffico crocieristico internazionale”
D: Considerando l’attinenza di Crocieristi.it al mondo delle crociere più che alle navi in generale: c’è qualche episodio che il Dott. De Simone ricorda in particolar modo da quando è alla guida dell’Autorità Portuale?
R: “Nell’estate del 2016, la Carnival Vista, in uscita dal porto di Messina con la sua stazza di 140.000 tonnellate, per una manovra probabilmente errata, ha causato un’onda anomala che ha causato notevoli danni ai pontili e ad alcune barche presenti in quel momento nel porticciolo turistico. Fra queste una nuova pilotina del Gruppo Ormeggiatori del porto. Si è trattato di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze estremamente gravi e che invece ha confermato l’alta professionalità di tutto il cluster marittimo messinese (Capitaneria di porto, Piloti, Ormeggiatori, Vigili del Fuoco, ecc.), intervenuto in forze per ridurre i rischi e le conseguenze”
D: Come si riesce a far conciliare il traffico crocieristico con i movimenti di traghetti e aliscafi che giornalmente manovrano in porto?
R: “Nessuna difficoltà si è venuta mai a creare fra i diversi flussi di traffico in movimentazione nello specchio acqueo del porto di Messina. E’ un porto con collaudate situazioni di coesistenza fra i due grandi flussi.
Ricordo che il porto di Messina è il primo in Italia per traffico passeggeri e l’ottavo in tutta Europa con oltre 7 milioni di persone all’anno in movimento”
D: Che piani ha in mente l’Autorità Portuale per l’imminente futuro per migliorare i servizi in banchina in vista della costruzione, a breve a quanto pare, del nuovo terminal crociere?
R: “L’organizzazione logistica in porto è ormai rodata da tempo ed è ritenuta molto efficiente da operatori e fruitori delle aree che non hanno riscontrato criticità per cui, al di là di ordinarie manutenzioni, non prevediamo di intervenire fino all’apertura del cantiere del nuovo terminal crociere.
All’inizio della stagione 2017 si invece ulteriormente migliorata l’organizzazione relativa al servizio taxi, che negli scorsi anni aveva mostrato un po’ di confusione. Con il Comune di Messina e con le cooperative dei tassisti si è infatti predisposto un servizio di accoglienza con delle hostess che presentano l’offerta e i diversi tour organizzati con i taxi e indirizzano poi i clienti, in modo ordinato, verso gli stalli interni al porto.”
D: Si sta lavorando per destagionalizzare il crocierismo nel porto di Messina, in modo da attirare più scali anche durante la stagione invernale? (quando, spesso, le navi ci passano solo davanti)
R: “Mi piace sempre ricordare che, pur essendo il Mediterraneo preferito dalle navi nei mesi fra maggio e settembre, il nostro porto beneficia comunque di un traffico crocieristico spalmato su tutto l’anno solare.
Nell’anno in corso, ad esempio, la prima nave da crociera è infatti attraccata il primo febbraio e l’ultima è prevista per il 26 dicembre; 24 le navi fra febbraio ed aprile e ben 49 fra ottobre e dicembre.
Ciononostante Messina è molto attenta a ogni possibile intervento promozionale e negli anni scorsi ha anche offerto un’interessante scontistica per premiare le compagnie che hanno scelto il porto proprio nei mesi di bassa stagione.
Inoltre, abbiamo firmato nella primavera scorsa un protocollo d’intesa con alcuni porti crocieristici allocati in altre Isole del Mediterraneo Occidentale (Baleari, Corsica e Sardegna) con l’obiettivo di promuovere fra le compagnie crocieristiche un itinerario che tocchi tali realtà accomunate da storia, tradizioni, enogastronomia molto simili e tutte estremamente attrattive. Il progetto è stato presentato a Gibilterra alla 50° Assemblea Generale di MedCruise, l’associazione che riunisce i porti crocieristici del Mediterraneo, ed è stato accolto con entusiasmo ed attenzione ed un ulteriore passaggio promozionale è previsto ad Amburgo dove si terrà ai primi di settembre il Seatrade Europe, una delle principali fiere internazionali del crocierismo.
Lo stesso impegno, e forse anche maggiore, lo abbiamo destinato in questi anni alla promozione del porto di Milazzo che in termini di numeri soffre, probabilmente, per la vicinanza allo scalo di Messina, sempre preferito dalle compagnie. Nonostante questo l’AP ha attivato con i servizi tecnico-nautici locali un’intensa azione di contenimento dei costi per rendere più attrattivo l’approdo, supportando anche la locale Amministrazione Comunale nel miglioramento dei servizi di accoglienza a terra. In verità i primi ottimi risultati si sono registrati negli ultimi due anni, con un incremento del numero di croceristi nel 2015 del 55% e nel 2016 di un ulteriore 68,6%”
D: Quali azioni mettete in atto per rendere più appetibile la scelta del porto di Messina da parte delle compagnie crocieristiche e come mai in alcuni casi lo scalo è stato abbandonato a favore di altri?
R: “L’unico caso in cui una nave ha cancellato lo scalo previsto a Messina è stato in concomitanza della tappa del Giro d’Italia in città, giorno in cui, essendo chiuse le strade del centro, la compagnia non ha voluto rischiare ritardi nel rientro dei crocieristi dalle escursioni. In verità nessun ritardo ci sarebbe stato in quanto la viabilità è stata ripristinata celermente.
Nel corso degli anni invece alcune compagnie come Royal Caribbean non hanno confermato Messina come porto di imbarco e sbarco in quanto la nave con la quale effettuavano questo servizio, la Navigator of the Seas, è stata spostata nel mercato emergente e molto attrattivo al momento del Far East asiatico, dove tutte le compagnie internazionali stanno posizionando numerose navi in considerazione appunto delle nuove notevoli opportunità di vendita del prodotto “crociera”. La compagnia ha comunque mantenuto ben 18 scali a Messina fra le navi Royal C. e Celebrity.
L’attenzione dell’Area Portuale in tale settore è comunque costante e le strategie si sono diversificate nel tempo: i servizi offerti sono apprezzati da tutti e in alcuni casi molto competitivi, in termini di costi, rispetto ad altre realtà portualli. L’Area Portuale si è inoltre dotata di infrastrutture capaci di accogliere anche le navi più grandi esistenti al mondo (basti pensare alla banchina Vespri-Colapesce di 455 metri lineari); la security è efficiente e il porto è sottoposto a videosorveglianza da diversi anni; il nuovo terminal è ormai in fase di progettazione definitiva e renderà certamente molto più confortevole lo sbarco a Messina. Come pure stanno in fase avanzata di programmazione (in corso le relative gare di progettazione) le rettifiche di alcune importanti banchine che consentiranno, quando realizzate, l’approdo di più navi grandi contemporaneamente, aggiungendo anche aree di piazzali, ancora, l’allungamento del molo Norimberga che consentirà un miglioramento dell’utilizzo di un doppio ormeggio per navi ro-ro.
Sempre attiva è la ricerca di collaborazione con operatori marittimo-portuali, Istituzioni e categorie produttive della città, da anni stimolate proprio dal nostro Ente a migliorare l’accoglienza a terra e a offrire tour sempre più diversificati. Con l’Assessorato al Turismo del Comune di Messina si è poi avviato nell’ultimo biennio un Ufficio di coordinamento per il crocierismo grazie al quale si è riattivato il punto di informazioni turistiche all’interno del terminal crociere, si è resa più ordinata l’accoglienza dei taxi (vedi sopra), si è sviluppato un importante progetto di promozione con la nuova MSC Meraviglia, ammiraglia della MSC Crociere che con i suoi 5700 passeggeri ha programmato nel 2017 23 approdi a Messina. Grazie a quest’ultimo progetto l’Ufficio di coordinamento ha fornito alla compagnia informazioni sulla città e su nuovi possibili tour cittadini, ha facilitato i contatti fra MSC e le agenzie e le associazioni che organizzano i tour, ha insomma realizzato un interscambio costante fra armatore e territorio, molto importante non soltanto per il porto ma soprattutto per il tessuto turistico-economico messinese. E’ un progetto che d’altronde potrà essere in seguito sviluppato anche con tutte le altre compagnie crocieristiche e che dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la collaborazione fra Enti contribuisce all’identificazione di soluzioni più efficaci e con ricadute positive per la città.”
D: Come ci si comporta quando una nave, per motivi di forza maggiore o intenzionali, salta lo scalo? Vengono ugualmente addebitate le spese?
R: “Nulla viene addebitato, ma fortunatamente a Messina non si verificano quasi mai tali situazioni. Anzi, in verità, il nostro porto, data la sua conformazione naturale, è talmente sicuro che nel corso dell’anno riesce a ospitare circa una decina di scali non previsti di navi da crociera che, per condizioni metereologiche avverse, non riescono ad attraccare in altri porti vicini, fra cui quelle destinate ad attraccare nella Rada di Giardini Naxos (che ricordo fa sempre parte della Provincia di Messina)”
VITO IENNA
Foto di Roberto Munaò ( Ships of Messina )