Le Isole del Sole – Costa Deliziosa – 18 Giugno 2013

Anche questa intensa e bella vacanza è giunta al termine e come sempre mi piace ripercorrerla col forum sia per imprimerla ancora di più nella mia memoria, sia per condividere alcune informazioni che potrebbero risultare utili a chi si appresta ancora a farla. Avendo prenotato con largo anticipo ho avuto molto tempo per organizzarmi e fortunatamente tutto è andato per il meglio. Avendo al seguito due bambine di 3 e 8 anni mi piace pianificare tutto nei minimi dettagli, sia per evitare spiacevoli inconvenienti sia per andare incontro alle loro esigenze. Inoltre nessuno di noi ama particolarmente le escursioni organizzate per i tempi serrati che impongono e per il fatto che ci si sente poco liberi di fare quello che si vuole nei tempi desiderati. Quindi (quasi) tutto fai-da-te con grande soddisfazione per tutti.

Cosa dire di Costa Crociere … il servizio non è più quello di 10 anni fa, le attenzioni per il cliente sono sicuramente minori, non si mangiano più aragoste, gli arredi “farcusiani” dopo un po’ stancano … ma alla fine a bordo delle navi Costa ci si sente come a casa. Oramai credo sia entrato nel nostro DNA. Un piccolo aneddoto che può far sorridere. Appena arrivati al Palacrociere la mia bambina più piccola scoppia in lacrime ed inizia a piangere a dirotto. Inizialmente pensiamo che voglia tornare a casa, che abbia già nostalgia … invece appena si calma capiamo che il pianto era dovuto al fatto che pensava che dovessimo salire sulla Grand Holiday (al fianco della Deliziosa) che non aveva il fumaiolo giallo ma blu!! Appena le abbiamo indicato la nostra nave ed il fumaiolo giallo con la “C” ha iniziato a ridere a crepapelle. La mia impressione è che gran parte dei crocieristi a bordo fossero dei repeater e non di primo pelo … il cocktail Costa Club ha riempito il teatro, le card che si vedevano in giro avevano tutti i logo del club ed anche la partecipazione attiva del pubblico alle serate al ristorante mi ha dato questa sensazione.

Itinerario

Il fascino di oltrepassare le Colonne d’Ercole, di doppiare lo stretto di Gibilterra e lasciare il Mediterraneo per l’Oceano Atlantico rappresenta il plus di questa crociera che in 11 giorni abbina 7 scali a 4 giorni di sola navigazione. Sicuramente, sia per la lunghezza, sia per la molta navigazione non è una crociera per “principianti”. Le Canarie non sono i Caraibi nè a livello climatico, nè come mare e la zona è decisamente ventosa in tutte le stagioni. Detto questo ho avuto modo di parlare con persone alla prima esperienza che erano lettaralmente in visibilio, altre che hanno avuto mal di stomaco per 5 giorni di fila ed altre che hanno trovato interminabili e noiosissimi i giorni di navigazione. Naturalmente ognuno di noi ha le proprie sensazioni ed il proprio modo di vivere la vacanza. Io e mia moglie ad esempio se fosse possibile staremo ore ed ore a guardare il mare … e più bianco è più ci piace! Le bambine non uscirebbero mai dalla piscina … e poi dopo giornate piene a terra una giornata di navigazione serve per ricaricare le batterie.

Il viaggio alla scoperta delle isole atlantiche inizia a Barcellona e dopo una giornata di navigazione che culmina (alle 21 circa) col superamento delle mitiche Colonne d’Ercole si fa scalo a Casablanca, una città dallo spirito più economico/commerciale che culturale/architettonico. Si entra poi nel cuore dell’Oceano Atlantico, prima nella solare Tenerife, che offre innumerevoli opportunità e che ispira ad un viaggio più lungo per vedersela tutta con più calma e poi nell’Isola-Giardino di Madeira, che non ha spiagge ma offre paesaggi unici, punti di osservazione che lasciano a bocca aperta e paesini di pescatori assolutamente pittoreschi e fuori dagli usuali schemi turistici. Sulla via del ritorno una breve sosta nella bellissima Malaga per poi tornare in Italia, prima a Civitavecchia che consente a chi non abita proprio nei dintorni di rivedere Roma e poi a Savona, il punto di partenza per una gita nei gioielli della riviera ligure.

LA NAVE

Iniziamo con il voto: 8 … mezzo punto in meno rispetto alla gemella Luminosa sulla quale ero salito a febbraio ai Caraibi perchè questa volta alcuni ambienti interni proprio non sono riuscito a digerirli. In primis il ristorante Albatros, che assomiglia più ad una discoteca che ad un luogo per mangiare … mancavano solo le luci psichedeliche!!

Per non parlare poi della zona negozi o della cioccolateria con le sue lampade multicolor che fanno venire tutto tranne che la voglia di mangiarsi una cioccolata (ed infatti era sempre vuota).

Il fatto che la Deliziosa sia di dimensioni ridotte rispetto ad altre navi tipo Fortuna o Favolosa non significa assolutamente che sia più vivibile, anzi in questa crociera la nave è stata più volte messa sotto stress ed ha mostrato tutti i suoi limiti, soprattutto nei giorni di navigazione. Secondo me sono sfruttate molto male le aree del ponte 10 e trovo troppo lungo e cervellotico il tragitto per passare dal ponte 9 al ponte 11 nella zona della piscina centrale.

L’area per bambini ha una piccola piscinetta (le mie la chiamavano “La Pozza”) e qualche gioco …

… sotto questo aspetto meglio la Fascinosa con la sua ampia zona bambini e le due piscine, di cui una alla fine del toboga, che sfoltivano un po’ di bambini dalla piscina centrale. La piscina centrale della Deliziosa ha avuto un livello di occupazione non indifferente per tutta la crociera …

Detto questo, credo che la Deliziosa sia una delle migliori navi su cui sia mai salito in termini di osservazione della navigazione e di visione del mare. Ci si può guardare attorno da ogni posizione, ci sono aree rialzate completamente aperte al mare e ci sono aree dedicate al jogging sui ponti esterni. Il top è senza dubbio il ponte 3 quasi interamente percorribile, fatta eccezione per il tratto orizzontale di prua, che permette di avere una veduta della scia molto ravvicinata …

… inoltre è possibile spostarsi velocemente da un lato all’altro per vedere terra o immortalare un tramonto.

La stessa cosa è possibile al ponte 11 dove è addiruttura presente una pista di pattinaggio. A differenza delle classi Concordia e come la Favolosa/Fascinosa, la Deliziosa ha un lido di poppa aperto e bellissimo, con una piscina di media grandezza vietata ai bambini e due idromassaggi.

Anche da qui gli amanti della scia avranno pane per i propri denti!!

Ed ecco la telecamera che segue la poppa della nave e che ci offre le immagini della webcam …

Altro aspetto molto positivo è la presenza di un solo ristorante principale collocato in fondo alla nave. I ponti interni sono solo due (il 2 e il 3) ma sono interamente percorribili da prua a poppa. Molto meglio che averne tre come su Magica o Favolosa ma con un ristorante centrale che spezza i ponti.

Anche in questa occasione Costa mi ha perfettamente soddisfatto nella gestione dell’aria condizionata nelle parti comuni. A noi da molto fastidio il freddo del condizionatore e devo dire che in alcune zone l’aria condizionata sembrava addirittura spenta. Risultato nessun mal di gola o abbassamento della voce, cosa che è quasi sempre successa sulle navi MSC dove la temperatura viene tenuta un po’ più bassa.

Sempre all’interno non mi è dispiaciuta la hall centrale chiamata Atrio delle Delizie …

… dove campeggia la sfera di Arnaldo Pomodoro …

Anche a livello manutentivo niente da dire, la Costa Deliziosa è veramente ben tenuta sia nei ponti esterni che interni, anche la cabina era in perfette condizioni … ho notato solo una piccola ammaccatura a prua …

Infine alcune informazioni sull’equipaggio della nave …

Comandante: Giacomo Longo (mai visto in giro se non in occasione dei cocktail e non è detto che ciò sia un male!)
Comandante in 2a: Gianbattista Mancini
Hotel Director: Liberino Rivieccio
Executive Chef: Emanuele Canepa
Maitre d’hotel: Giuseppe Schintu
Direttore di crociera: Monica Cimmino
Capo Animazione: Pasquale Tuputti
Guest Relation Manager: Anna Brighetti

E adesso un po’ di voti e qualche commento sui servizi di bordo!

Occupazione e Vivibilità Nave – Voto 6
Al servizio clienti dal primo gionrno campeggiava un cartello inquivocabile “Nave completa, non si accettano spostamenti”. La Costa Deliziosa era decisamente Sold Out in una delle poche crociere estive delle Isole del Sole negli ultimi anni. A bordo quasi 2mila italiani … poi soprattutto francesi, tedeschi e spagnoli. Moltissimi bambini (anche molto piccoli), ragazzi e teenagers un po’ di tutte le età. E non poteva essere altrimenti essendo questa una delle prime crociere dopo il termine delle scuole.
In queste condizioni la Costa Deliziosa ha mostrato molti limiti: in orari normali era pressochè impossibile trovare un posto al buffet Muscadins sia per colazione che per pranzo. A pranzo poi si creavano file lunghissime nella parte centrale con attese di circa 20 minuti. Volendo si poteva comunque ripiegare sul grill o sul ristorante al ponte 2.
Altro punto critico era la zona della piscina centrale visto che spesso fuori ai ponti più alti era impossibile stare per il forte vento. Dopo le 9 era difficilissimo trovare un lettino per sdraiarsi. Anche l’occupazione delle piscine era ai limiti dell’impossibile … a volte erano stranamente vuote ma bastava toccare l’acqua per capirlo … era congelata … e questo succedeva quasi sempre il giorno seguente al ricambio dell’acqua. L’unico modo godersi un po’ questa zona della nave era rimanere a bordo quando la stessa si trovava ferma in porto.

Nel corso della giornata invece i ponti interni erano pressochè deserti fatta eccezione per alcuni saloni nei quali si svolgevano le attività mentre la sera il fulcro di tutta l’animazione erano il teatro Duse, il Grand Bar Mirabilis e la discoteca Sharazad.

Servizi a terra – Voto 10
L’accoglienza al Palacrociere è stata ottima. Avevamo prenotato il parcheggio quando ancora la tariffa era di 10 euro al giorno (adesso è 12) e ci è stata applicata quella vecchia. Abbiamo lasciato contemporaneamente sia l’auto che i bagagli ed alla consegna ci hanno dato il 10 come numero di imbarco. Avendo con noi una bambina piccola abbiamo richiesto l’imbarco prioritario e ci danno subito cambiato il numero con l’1. Alle 12:15 eravamo già a bordo, non prima dell’immancabile foto di rito. Lo sbarco è stato anch’esso velocissimo, così come il ritiro delle valige e dell’auto. Francamente meglio di così era impossibile.

Esercitazione di emergenza – Voto 9
L’esercitazione viene fatta prima della partenza, alle 16.00. L’orario è sicuramente azzeccato perchè permette prima di pranzare e poi di gustarsi il momento della partenza che è sempre molto piacevole. La lettura delle informazioni sulla sicurezza è stata fatta in 5 lingue (italiano, francese, tedesco, sagnolo ed inglese). Il ritiro delle Drill Card era un po’ disinvolto. Ho visto persone sole consegnare molte card.

Cabina – Voto 9
Questa volta nessuna categoria garantita, la cabina 5222 con balcone a prua lato sinistro l’avevo scelta io. Ed è stata una scelta azzeccata. Nessun tipo di rumore notturno o vibrazione, anche quando la nave andava veloce ed il mare era molto mosso (tra Tenerife e Madeira) non abbiamo avuto particolari problemi. Il balcone era bello grande e decisamente migliore di quello provato sulla Fascinosa. Il wi-fi in cabina è molto efficiente anche su questa nave. Ho fatto il pacchetto da 3 ore a 24 euro + 3 euro di attivazione. Il tutto scontato del 20% in quanto socio Costa Club. Per collegarsi è sufficiente registrarsi tramite il proprio dispositivo ed acquistare il pacchetto desiderato (c’è anche quello da 1 ora a 10 euro oppure a consumo a 0,50 euro al minuto). Skype funziona perfettamente ed è possibile telefonare spendendo pochissimo. E’ anche possibile vedere il today, acquistare escursioni o prenotare il cinema ed il ristorante club. Sulla televisione LCD con sistema interattivo si ha la visione del conto e si possono leggere eventuali messaggi personalizzati. Moltissimi i canali a disposizione, tra cui tutti quelli italiani con la sola eccezione di Rete 4.

Servizi Alberghieri – Voto 10
Su questo aspetto l’eccellenza di Costa è fuori discussione. Pulizia perfetta della camera e del bagno che veniva fatta 2 volte al giorno dal nostro cabinista filippino che, pur dovendo gestire ben 21 cabine, ci ha sempre fatto trovare tutto pronto al momento giusto. Carini anche i pupazzi fatti con gli asciugamani. Essedo un socio Costa Club ho ricevuto tutto quello che mi spettava, frutta, spumante, cioccolatini, menu, fiches, regalo e qualche foglio da colorare per le bambine. Devo dire che le quote di servizio (previste al 50% anche per i bambini sopra 4 anni) le pago sempre molto volentieri con livelli qualitativi di questo tipo.

Pulizia Nave – Voto 9,5
Come al solito tutto risplende e luccica.

Escursioni – Voto 8,5
Utilizzate solo una volta, a Casablanca e devo dire che è stata pressochè perfetta sia per il mezzo di trasporto molto confortevole sia per la guida marocchina simpatica e competente. Su Costa i bambini di 3 anni anora non pagano le escursioni a differenza di MSC dove iniziano a pagare il ridotto dopo aver compiuto 2 anni.

Attrezzature Sportive – Voto 9
La Deliziosa ha una palestra fornitissima a prua del ponte 10 con attrezzature Technogym. C’è anche un campetto polivalente ed una pista da jogging/pattinaggio. Carino il campetto da Golf dove la mia bambina si è molto divertita. Non ho provato i simulatori di Golf e di Formula 1.

Animazione e Intrattenimento – Voto 8,5
In una crociera come questa l’animazione e l’intrattenimento sono molti importanti visto il tanto tempo da trascorrere a bordo. Sono rimasto molto soddisfatto dal team della Deliziosa. Le attività preferite da mia moglie sono stati i laboratori di manualità che, nei giorni di navigazione erano presenti sia la mattina che a pomeriggio. I miei preferiti invece erano i quiz, quello sul riconoscimento delle città del mondo l’ho anche vinto con un po’ di fortuna, mentre sul riconoscimento delle colonne sonore dei film sono andato in finale (con altre 50 persone!). Bello anche il Trivial a squadre, con 4 prove ed una finale. Qui i risultati sono stati meno lusinghieri ma comunque in compagnia di Antonio e Massimo ci siamo comunque fatti due risate.
All’intrattenimento serale, fatta eccezione per alcune capatine a teatro, non abbiamo quasi mai partecipato. L’intrattenimento musicale nei vari saloni andava dalla musica da ascolto al pianobar e dalla musica classica ai balli di gruppo. Molte attività anche nella zona centrale chiamata Lido Azzurro Blu con balli, attività ginniche, giochi, tornei e dimostrazioni varie tra cui quella delle sculture su ghiaccio, vegetali e costruzione di pupazzi con gli asciugamani.
Ho provato anche il cinema 4D, che costa 8 euro per 8 minuti di proiezione. Bellino!

Squock Club – S.V.
Come al solito si inizia con tanti buoni propositi, con la compilazione della scheda di iscrizione, l’applicazione del bollino della card delle bambine, la lettura del programma … e poi non ci hanno più voluto metter piede per tutta la durata della crociera!

SPA – S.V.
Prima di partite da casa eravamo decisi come non mai ad andare alla SPA nei giorni di navigazione perchè pensavamo/speravamo che almeno in questi giorni le bambine stessero allo Squock. Come al solito la SPA l’abbiamo vista da fuori. Per la cronaca il ticket giornaliero costava 38 euro mentre erano disponibili i braccialetti a 85 euro validi per la durata dell’intera crociera.

Ristorante – Voto 7
Avendo prenotato con la formula Classic non mi è stato possibile scegliere il turno di cena prima di partire. Fortunatamente mi è stato assegnato il primo turno alle 19:00 in quanto il secondo alle 21:15 era troppo pesante per le bambine. Stessi orari anche per il ristorante Samsara e per il Club Deliziosa. Il ristorante era aperto anche per pranzo dalle 12:00 alle 13:30 e spesso era l’unica possibilità visto l’affollamento del buffet. Le serate di gala sono state due, nel primo giorno di navigazione e nella giornata di Malaga. C’è stata la serata italiana con canti e balli dei camerieri, la serata in bianco e la serata Partirò nel corso dell’ultimo giorno di navigazione. Le cene hanno avuto una durata leggermente più lunga del dovuto, a fine crociera si arrivava anche a 1 ora e mezza per concludere la cena. Per il pranzo dopo Malaga, con tutta la nave che si è riversata al ristorante, ci sono volute 2 ore.
Ho già criticato ampiamente l’arredamento del ristorante Albatros … molto meglio invece il Club Deliziosa.

Buffet – Voto 5
Chi l’ha visto ? Sia a colazione che a pranzo non siamo mai riusciti a trovare posto, se non sui tavolini a bordo piscina. I punti di raccolta erano tutti intasatissimi con file lunghissime che scoraggiavano non poco. Di certo sulla Costa Deliziosa sono salite molte persone affamate perchè si sedevano a mezzogiorno e si alzavano alle 14 quando chiudeva. Le montagne di cibo nei piatti ricordavano il profilo del Monte Bianco. Ad onor del vero però non mi è mai capitato di vedere scene di spreco … qui si mangiava di brutto e stop! In uno degli ultimi giorni c’erano i gamberi e quasi sempre il vassoio veniva svuotato ogni 3/4 persone. Più veloci invece il grill e il punto pasta a poppa.
Dalle 16 alle 17 era il momento del te con ottimi snack salati e dolci, la pizza al taglio era aperta dalle 11.00 alle 21 mentre la pizza al piatto iniziava alle 21.00 fino ll’1.00. La sera quindi al buffet era possibile mangiare solo pizza e insalate con la sola eccezione della giornata di Casablanca dove era possibile mangiare di tutto anche al buffet.

Gastronomia – Voto 8
Sulla Deliziosa abbiamo mangiato molto bene, per fare dei confronti recenti molto meglio della Fascinosa 2012, leggermente peggio della Luminosa a gennaio 2013 e molto peggio della MSC Armonia 2011 che ancora rimane al top per quanto mi riguarda. Lo chef Canepa non ci ha fatto mancare proprio nulla, ho assaggiato per la prima volta anche le lumache e mi sono piaciute non poco. Ottime anche le colazioni ed il grill, con degli hamburgher buonissimi. Livelli elevati anche al buffet a pranzo dove nella zona pizzeria c’erano sempre dei corner etnici tra cui greco, orientale, paella, portoghese, messicano, tedesco, kabab e sushi, quest’ultimo preso letteralmente d’assalto.
Buonissima la pizza sia al taglio, anche se era quasi sempre disponibile solo la margherita, che al piatto. Ogni giorno era possibile scegliere nel menu 4 pizze, diverse ogni giorno. L’unica sempre disponibile era la margherita. Alle 23.30 distribuzione nei saloni del ponte 2 e 3 diamenità varie come spiedini di frutta, focaccine, frittelle, zeppole, calzoncelli, crostini, crepe e pasticcini. Buffet a bordo piscina non pervenuto.
Discorso a parte merita il Club Deliziosa (voto 10) che è veramente di un’altra categoria sia per qualità delle pietanze che per la loro presentazione.

Bar e Bevande – Voto 8
Non essendo dei gran bevitori e non essendo conveniente l’all inclusive visto che avrebbero dovuto pagare anche le bambine, abbiamo fatto i soliti pacchetti Acqua (13 bottiglie 29,90 euro) e Boys & Girls (12 bicchieri a 29,90 euro). La politica di affibbiare i pacchetti al cliente è cambiata notevolmente negli ultimi anni. Adesso si spinge, e nemmeno troppo, solo l’all inclusive. Il primo cameriere non sapeva neppure dell’esistenza del pacchetto per bibite e cocktail analcolici. Al buffet è sempre disponibile acqua, ghiaccio e acqua fresca. A colazione anche succhi di arancia, mela e pompelmo. Al ristorante nessun problema nell’ottenere acqua in caraffa. Basta chiederla la prima volta e nei giorni succesivi te la portano automaticamente. Non abbiamo mai fatto sosta in cioccolateria, ma ci siamo passati spesso e quella fontana di cioccolata era assai invitante.

Teatro – Voto 9
Forse il miglior cartellone teatrale mai avuto su una nave Costa. Complimenti alla direttrice Monica Cimmino, sbarcata a fine crociera e sostituita da Fran.
I ballerini, chiamati Afro Arimba Dancers, erano molto bravi ed anche le coreografie e scenografie erano decisamente ricercate ed accattivanti. Bravi anche i due cantanti Chanelle e Wafeeq. Ogni sera c’è stato uno spettacolo diverso, i miei preferiti sono stati:
– Roberto Sinagoga che ha fatto alzare in piedi tutto il teatro dopo il finale col Nessun Dorma … da brividi anche l’interpretazione della canzone che lo ha reso famoso nel musical Notre Dame de Paris … Il tempo delle Cattedrali.
– Ryan Sharp, un illusionista veramente eccezionale
– il Circus Carolix, con il giocoliere e fantasista Alex Carroli
– il ventriloquo René Luden, veramente simpatico, ha fatto ridere tutta la sala per l’intera durata dello spettacolo.
– il Duo Donnert, acrobati molto bravi
Carina anche l’esibizione dell’equipaggio nello spettacolo I Have a Dream, iniziata con i fantastici disegni sulla sabbia di Alex Carroli e terminata con la solita YMCA dei Village People.

INFO METEO

Per quanto mi riguarda, al meteo non avrei potuto chiedere di meglio. Fatta eccezione per la partenza da Savona con 35 gradi (e con la piscina centrale incomprensibilmente chiusa con conseguente effetto sauna) in tutti gli scali le temperature si sono assestate tra 25 e 27 gradi con pochissima umidità. Nei giorni di navigazione invece la temperatura non ha mai superato i 20 gradi. Io non sono una lucertola a cui piace cuocersi al sole e quindi non mi ha dato particolarmente fastidio il vento ma ammetto che chi contava di abbronzarsi ai ponti alti è rimasto molto deluso perchè spesso era impossibile starci per le forti e fredde raffiche, a volte anche con punte di 90 Km/h.

Fatta eccezione per la mattinata in navigazione verso Barcellona, in cui la nave è stata avvolta da una nebbia fittissima e nella prima parte della giornata di Malaga un po’ nuvolosa, il sole non è mai mancato e le giornate sono state veramente splendide. A Barcellona e Casablanca poi si stava benissimo con una leggera brezza molto gradevole. Altra cosa positiva il fatto che a Tenerife e Madeira non abbiamo trovato giornate ventose. Nella prima siamo addirittura riusciti a fare una intera giornata balneare. Sono stato altre volte alle Canarie e so bene che da quelle parti il vento può essere forte e insistente e dare molto fastidioso. Questa volta ci ha risparmiato.

Anche il mare è stato assolutamente clemente. Piatto o quasi nel Mediterraneo, dove anche il Leone non ha ruggito, anzi sembrava un agnellino …

… un po’ più agitato a causa del vento nell’Atlantico.

La tratta più movimentata è stata senza dubbio quella tra Tenerife e Madeira, nella notte si è dondolato un po’ ma senza alcun problema nè per noi nè per la stragrande maggioranza dei passeggeri visto che ristoranti e buffet erano sempre stracolmi e non mi è sembrato che nessuno avesse problemi ad ingurgitare qualsiasi cosa. Certo è che la navigazione dell’Atlantico non può essere paragonata a quella nell’Adriatico o nei Caraibi e che almeno un paio di persone che ho conosciuto sono state male dalla partenza di Casablanca all’arrivo a Malaga. In definitiva però la famigerata onda lunga dell’Atlantico non non ha fatto grossi danni.

Come già detto l’itinerario è veramente bello ma le soste potrebbero essere calibrate sicuramente meglio. Per i miei gusti avrei allungato Barcellona di almeno due ore recuperando su Casablanca dove la sosta è effettivamente esagerata. Anche a Malaga un’oretta in più sarebbe stata molto gradita, più che altro per poter mangiare nei chiringuitos del lungo mare e stare un po’ in spiaggia. Credo che la cosa non sia impossibile dal punto di vista della navigazione visto che comunque siamo partiti da Malaga con 1 ora e mezzo di ritardo e siamo arrivati a Civitavecchia con mezz’ora di anticipo due giorni dopo. Inoltre i porti di Barcellona e Malaga non sono vicinissimi al centro e quindi un po’ di tempo viene perso anche per i trasferimenti.

DIARIO DI VIAGGIO

Prima di raccontare come ho trascorso le giornate nelle varie città ci tengo a precisare che tutte le escursioni (tranne la visita alla moschea di Casablanca) le ho fatte in autonomia. Questo ha sicuramente comportato un lavoro preparatorio non di poco conto ma, soprattutto grazie ai consigli di questo forum, alla fine tutto è andato liscio come l’olio e siamo stati molto soddisfatti delle giornate passate a terra, che abbiamo sempre sfruttato intensamente. Naturalmente il tutto plasmato in base alle esigenze delle bambine, quindi senza lunghi e stancanti trasferimenti.

Alla fine, come si potrà notare dalla descrizione degli scali, il risparmio rispetto alle escursioni organizzate da Costa è notevole (anche se i bambini fino a 4 anni non pagano) ma soprattutto quello che non ha prezzo è il fatto di essere liberi di andare ovunque, di cambiare i programmi all’ultimo minuto in base al meteo, alle condizioni del traffico o alla presenza di troppa folla, di fare soste o eventualmente di tornare in nave se si è stanchi. Noi abbiamo quasi sempre visitato luoghi non battuti dalle escursioni oppure anticipavamo i tempi e ce ne andavamo quando arrivano le orde di pulman provenienti dalle navi.

Il problema delle escursioni Costa poi è che quasi tutte celano al loro interno (e spesso non se ne fa menzione nella descrizione) lunghe soste nei negozi cosiddetti “convenzionati”, quasi sempre obbligano a levatacce mattutine avendo l’orario di ritrovo alle 8 della mattina ed in alcuni casi l’escursione non è altro che un trasporto in pullman dal porto alla città senza guida al seguito.

Va comunque detto che col fai-da-te ci si deve sbattere non poco affinchè tutto vada liscio e c’è sempre quell’alea di timore di non arrivare in tempo per la partenza della nave, soprattutto quando l’orario di avvicina. Per questo noi abbiamo cercato di essere sempre nei pressi del porto almeno 1 ora prima del “Tutti a bordo”. Si sono fatti sicuramente meno problemi alcuni turisti francesi che a Malaga se la sono presa comoda e hanno fatto ritardare la partenza della nave. Per quanto riguarda le escursioni di tipo “culturale” credo invece che non abbia molto senso farle senza una guida perchè difficilmente non si riesce a cogliere la vera essenza dei luoghi visitati.

MARTEDI’ 18 GIUGNO 2013 – SAVONA

Il grande giorno della partenza, atteso da tanto tempo, è finalmente arrivato! Questa volta, a differenza di altre volte, nessuna della bambine sembra abbia intenzione di ammalarsi poco prima di partire (e per fortuna staranno bene per tutto il viaggio). Partiamo da casa di prima mattina e in circa 4 ore e mezza arriviamo a Savona. Svoltata una curva della strada sul lungomare ci appare come di incanto la Costa Deliziosa …

Le indicazioni per il porto sono molto semplici ed appena arrivati veniamo indirizzati nella zona di consegna dell’autovettura e delle valige. E’ molto conveniente prenotare il parcheggio del Palacrociere (anche se adesso costa 12 euro al giorno e non più 10) perchè tutto si svolge in modo veloce e efficace. Il pagamento è anticipato e contestualmente allo stesso ci viene consegnato il numero di imbarco n. 10. Pur essendo mezzogiorno il Palacrociere è già gremito e quindi viene subito dato avvio alle operazioni di imbarco, con un’ora di anticipo sull’orario riportato nel biglietto della crociera. Grazie alla bambina piccola sfruttiamo l’imbarco prioritario ed al numero che avevamo sparisce lo zero finale!!

Alle 12:15 circa ci apprestiamo a salire sulla nave … momento sempre molto bello … non so perchè ma per noi è come se fosse sempre la prima volta, e dire che alle spalle abbiamo abbastanza esperienze in crociera. Anche le bambine non stanno nella pelle, la piccolina indica in continuazione il fumaiolo giallo e ride di gusto. Oramai solo il finger ci separa dalla Costa Deliziosa …

L’entrata è in prossimità dell’Atrio delle Delizie ed essendo stati da poco sulla nave gemella Costa Luminosa non abbiamo difficoltà ad ambientarci. Non essendo ancora pronta la cabina ci dirigiamo affamati al grill. Volendo era possibile andare anche al ristorante Albatros. Dopo pranzo andiamo in cabina (5222) a sistemarci un po’ e dopo poco arrivano le nostre due valigie, a distanza di mezz’ora l’una dall’altra. Registriamo col totem la carta di credito e partiamo alla scoperta della nave. Nel molo accanto c’è la Grand Holiday, la nave di Ibrerocruceros che dal prossimo primo novembre entrerà ufficialmente nel catalogo Costa con crociere nel Mediterraneo Occidentale.

Dai ponti alti alcune belle vedute di Savona …

Alle 16 scatta l’esercitazione di emergenza che si esaurisce in circa 25 minuti, giusto il tempo per gustarsi la partenza che avverrà poco dopo …

La navigazione prosegue tranquilla nel golfo ligure e la nave costeggia da vicino la riviera di ponente …

Il clima è torrido e quindi facciamo subito un bel bagno in piscina prima di prepararci per la cena, disertando l’incrontro a teatro per la presentazione della crociera. Ancora una volta veniamo assegnati al primo turno assieme ad un’altra famiglia anch’essa con due bambini con la quale ci scambieremo piacevolmente molte impressioni sulla crociera e sugli scali.

Dopo cena, come sempre avverrà nel corso di questa crociera con giornate lunghissime, scatta il momento del tramonto …

Sul lato di dritta si intravedono in lontananza le coste francesi …

… fino a quando la Costa Deliziosa svolterà verso sinistra iniziando la traversata del Golfo del Leone alla volta di Barcellona.

MERCOLEDI’ 19 GIUGNO 2013 – BARCELLONA – PRIMA PARTE

Il secondo giorno di crociera prevede una breve sosta pomeridiana a Barcellona dalle 13 alle 18. Dopo una mattinata di navigazione lungo la Costa Brava avvolti in una nebbia fittissima, verso mezzogiorno iniziano le manovre di entrata nel porto catalano.

Ad attenderci c’erano la Costa Mediterranea, la Noordam e la Nieuw Amsterdam … per la Deliziosa era riservato un posto al Terminal C …

… che viene conquistato con una perfetta manovra.

Dal porto si iniziano a scorgere in lontananza gli edifici simbolo di Barcellona che presto raggiungeremo!

Per uscire dal porto di Barcellona ed arrivare in città avevamo varie possibilità. La prima era utilizzare la navetta messa a disposizione da Costa al prezzo di 6 euro (bambini compresi) che copre il tragitto A/R tra il porto e Plaza del Carbon, poco distante da Placa Colon, il punto di partenza (o di arrivo) delle Ramblas. In considerazione del nostro itinerario questa opzione non era nè comoda nè conveniente. La seconda era farsi il tragitto a piedi. La cosa sarebbe stata fattibile se la nave fosse stata al Terminal A (dove era la Mediterranea), ma da dove eravamo noi la strada era troppo lunga, tutta sotto al sole e da fare col passeggino. Optiamo quindi per gli spostamenti col taxi, il mezzo più comodo ed economico per muoversi a Barcellona, che permette anche di vedere la città durante il tragitto. Alla fine i tre taxi che abbiamo preso per girare la città ci sono costati in tutto 22,90 euro contro i 24 euro della navetta per arrivare solo a 3 km dal porto (non 4 come viene indicato il Today!). Inoltre con il poco tempo a disposizione abbiamo del tutto azzerato i tempi morti.

La prima tappa del nostro itinerario è la Sagrada Familia, il simbolo di Barcellona!

La raggiungiamo in pochi minuti (e 12 euro di taxi) passando da Barceloneta e dal Parco della Ciutadella con il suo Arco di Trionfo.

Dopo tante visite esterne, questa volta decidiamo di entrare. Sapendo che la fila è sempre lunghissima (quel giorno faceva il giro dell’isolato) abbiamo prenotato il biglietto prima di partire dal sito http://visit.sagradafamilia.cat/. In questo modo siamo entrati bypassando tutta la fila, nemmeno un secondo di attesa. L’ingresso privilegiato si trova in Calle Sardenya, di fronte alla facciata della Passione e proprio lì ci siamo fatti fasciare dal taxi.

Il costo del biglietto per la Sagrada Familia è di 14,80 euro per la sola visita interna e 19,30 euro per salire anche su una torre a scelta. I bambini fino a 10 anni non pagano e quelli sottto i 6 anni non sono ammessi alle torri. Quando si prenota bisogna scegliere il periodo di entrata sia alla basilica sia sulle torri. Nel nostro caso abbiamo optato per l’orario 13-14 con entrata alle torri scaglionata visto che qualcuno doveva state con bambini. Io sono salito sulla torre della passione (75 mt) mentre mia moglie su quella della natività (55 mt). Anche gli orari della salita sulle torri vanno predeterminate ma non sono poi così fiscali, noi siamo arrivati una volta un po’ prima e l’altra un po’ dopo e non c’è stato alcun problema.

Un consiglio che mi sento di dare è di comprare una guida cartacea all’entrata perchè vi permetterà di scoprire e capire meglio la “follia” di Gaudi e della sua creatura. La cronologia di costruzione delle varie parti della basilica la cui prima pietra è stata posata nel 1882, il significato di determinate simbologie oltre ad aneddoti e curiosità. Appena si entra si rimane a bocca aperta davanti a cotanta bellezza e maestosità … e poi qui non ci sono limiti alle foto! La basilica è comunque consacrata e giustamente la zona del culto è transennata e chiusa ai turisti.

Incredibile questa scala a chiocciola !!!

Dalla parte opposta dell’entrate di accede alla facciata della natività … ricca di sculture di ogni genere …

… tra cui appunto la natività.

La salita alla torri avviene dall’esterno con un ascensore mentre la discesa va fatta tutta a piedi… in tutto circa 400 gradini di scala a chiocciola !!! Non nego che alla fine il mondo gira che è una meraviglia.

Questa è la tromba della scale … un’opera d’arte anche questa!

Il tutto è abbastanza stancante, ma ne vale senza dubbio la pena perchè se la giornata è bella come nel nostro caso il panorama da lassù è eccezionale e c’è un’ottima veduta della torre Agbar (Agua de Barcelona), progettata dall’architetto francese Jean Nouvel e che ricorda molto da vicino il Gherkin di Londra.

Sull’altra torre si vede bene la zona nord della città con la collina dove si trova Parc Guell ..

Le punte di tutte le guglie sono ornate con simboli religiosi dallo stile alquanto inconsueto.

Per una visita di questo tipo della Sagrada Familia bisogna mettere in conto almeno 1 ora e mezza.

Termina così la prima parte della giornata a Barcellona, a domani per il seguito.

GIOVEDI’ 20 GIUGNO 2013 – IN NAVIGAZIONE

La prima giornata di navigazione è decisamente tranquilla e anche noi ce la prendiamo molto comoda.

Le temperature esterne non sono caldissime, soffia un forte vento e le piscine sono congelate. Decidiamo quindi di partecipare alle tante attività proposte dall’animazione della nave: laboratorio di cucito per le ragazze, palestra, giochi e quiz per il sottoscritto.

Si arriva a mezzogiorno con il buffet di pasta sul ponte piscine … e le bambine ne approfittano.

Nel primo pomeriggio meeting di Crocieristi.it al quale partecipano oltre al sottoscritto cinziablu e consorte, hannelore e vittocg. Un paio di ore passate molto piacevolmente a parlare di crociere, navi e programmi per le escursioni con persone molto simpatiche ed alla mano.

Oggi è il giorno della prima serata di gala delle due previste per la crociera, chiamata “Cena di Gala di Benvenuto” che viene precedeuta dal cocktail col comandante alle 18:15 per chi ha il primo turno e alle 20:30 per chi ha il secondo turno al ristorante. Noi non abbiamo partecipato visti i tempi biblici che servono per prepararci a queste occasioni.

La cena di gala scorre senza tanti sussulti, i piatti sono in linea con quelli delle altre serate. Le persone sono invece decisamente più eleganti e tirate e devo dire che a me fa piacere che queste serate non vengano snobbate con un abbigliamento inadeguato … in fin dei conti fa anche questo parte della crociera ed almeno per noi nella vita quotidiana di serata di gala ne facciamo ben poche, anzi nessuna!

Dopo un’intera giornata passata lungo la parte meridionale della penisola iberica, alle 20:45 circa, appena terminata la cena, inizia la traversata delle Colonne d’Ercole, lo spartiacque tra il mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Ai ponti alti c’era un vento che portava via ma il fascino e le suggestioni del passagio dello stretto di Gibilterra sono rimasti immutati …

Alle 21:15 circa il punto più stretto tra Europa ed Africa (7,5 miglia) e sulla destra si scorge in lontananza la celebre Rocca di Gibilterra …

dalla parte opposta le luci del Marocco e più precisamente delle città di Ceuta e Tangeri.

La navigazione procede lungo la costa marocchina in direzione Casablanca, dove la Costa Deliziosa arriverà alle 8:30 del giorno seguente.

VENERDI’ 21 GIUGNO 2013 – CASABLANCA – PRIMA PARTE

Ed eccoci arrivati all’unica tappa extraeuropea della crociera … la città marocchina di Casablanca, senza dubbio un mondo con stili di vita completamente diversi dai nostri, tante contraddizioni e disparità, ma anche l’impressione che qui il tipico consumismo occidentale si stia lentamente facendo largo, molto più che in altre città nord africane che mi è capitato di visitare.

La Costa Deliziosa si affaccia sul grande porto, che da poco ha compiuto 100 anni, verso le 8 della mattina …

Compare subito la sagoma della grande Moschea di Hassan II, deturpata dagli scheletri delle costruzioni del mega progetto immobiliare chiamato Casablanca Marina, che tra qualche anno aprirà i battenti con negozi, hotel e residence di lusso affacciati sull’oceano.

Casablanca non è la capitale del Marocco (che è Rabat) ma è la prima città marocchina per il commercio e gli affari. Al porto non si contano i container depositati ed in attesa di carico …

La nostra giornata a Casablanca è stata organizzata in due parti: la mattina escursioni organizzata con Costa alla Moschea Hassan II e nel centro della città e pomeriggio in autonomia dopo essere rientrati in nave per pranzo. La nostra escursione era senza dubbio quella più gettonata, ho contato almeno 30 pullman allineati sulla banchina. Per la cronaca in questa crociera non venivano proposte le escursioni a Fez e Meknes. Chi voleva uscire da Casablanca aveva come opzioni solo Rabat e Marrakech. La nostra escursione parte alle 9 della mattina ed il punto di incontro era alle 8:30 nel gremitissimo teatro dove vi consiglio di prendere uno dei primi numeri così partite subito e rientrate prima … Scesi della nave saliamo su un ottimo pullman dove ci attende la nostra guida: Abib, veramente bravo e competente. Di meglio non potevamo sicuramente chiedere.

Pur essendo dei grandi fautori del fai-da-te in questa occasione l’escursione era praticamente d’obbligo per due motivi: il primo perchè il venerdì è giornata di festa per i mussulmani e quindi la moschea è chiusa al pubblico e solo le escursioni organizzate possono entrare, inoltre questo tipo di visite richiede necessariamente la presenza di una guida, che almeno nel nostro caso ha dato un grande valore aggiunto all’escursione.

Dopo la lunga uscita dal porto nel nulla più assoluto (almeno 1 km dal punto di attracco della nave) entriamo in città, che ad una prima vista mi ha ricorda molto da vicino Tunisi che visitai nel 2010. In giro quasi tutti hanno sotto braccio il tappetino utilizzato per la preghiera.

In soli 10 minuti arriviamo alla Moschea Hassan II, imponente costruzione il cui minareto è il più alto del mondo con i suoi 210 metri. In cima è presente un laser molto potente direzionato verso La Mecca che la sera si vede distintamente anche dal porto.

Si tratta della terza moschea più grande del mondo dopo La Mecca e Medina. Le sue fondamenta sono in parte sull’Atlantico e può contenere 25mila persone all’interno e 80mila nel cortile esterno.

in occasione del Ramadan non c’è un solo posto libero nè dentro nè fuori.

Per entrare nella moschea le donne devono avere le ginocchia e le spalle coperte, non sono ammessi i passeggini e prima di entrare ci vengono dati dei sacchetti di plastica nei quali infilare le scarpe. Nella moschea si entra senza scarpe per motivi di igiene, infatti l’Islam prevede che la preghiera avvenga col capo appoggiato a terra. Dopo una breve spiegazione preliminare entriamo nella moschea da una porta laterale …

L’interno della moschea è molto grande e completamente vuoto, tutto pulitissimo …

Ci viene spiegato che la moschea fu voluta da Hassan II, il padre del re attualmente in carica e che fu completata esattamente 20 anni fa, nel 1993. Nel soffitto c’è un tetto apribile per le giornate di gran caldo, che viene aperto proprio mentre noi siamo lì …

La parte inferiore della moschea è riservata agli uomini e contiene 20mila posti, mentre le donne sono “relegate” nella parte rialzata che ha una capacità di 5mila posti …

Oggi, giorno di festa, i mussulmani possono entrare nella moschea per pregare fino a 5 volte nell’arco della giornata. Ogni momento di preghiera dura all’incirca 15 minuti. Le decorazioni sono costituite da legno intagliato e gesso scolpito … il marmo è il materiale più utilizzato.

Veniamo poi guidati ai piani seminterrati, quelli sotto al livello del mare …

dove ci sono delle grandi vasche che vengono utilizzate dai fedeli per lavarsi prima della preghiera.

Usciti dalla moschea saliamo nuovamente sul pullman per percorrere un tragitto di circa 30 minuti passando dalla zona più ricca di Casablanca, il quartiere di Anfa, una collina con grandi ville tutte con piscina e campi da golf. La magione dell’emiro di Dubai era grande quanto un isolato.

Durante il tragitto la guida ci illustra le principali usanze del Marocco, che viene definito come il più occidentale dei paesi maghrebini tanto che anche la poligamia è stata mitigata. E’ sempre possibile avere fino a 4 mogli ma per sposare la moglie successiva è necessario il consenso scritto di quelle precedenti. Come dice Abib: “il problema non sono le 4 mogli ma le 4 suocere !!”

Scopriamo anche che l’anno corrente nel calendario islamico è il 1434 e che i mesi durano 28 o 29 giorni e seguono le fasi della luna. Mi crolla anche un mito quando viene svelato che il celebre film Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman è stato girato in città solo per l’1% del totale, tutto il resto ad Hollywood. Anche il celebre Rick’s Cafe (chi ha visto il film sa di cosa si tratta) non è mai esistito e quello attuale situato vicino alla moschea è stato aperto dopo l’uscita del film da una dipendente dell’ambasciata americana …

La tappa successiva del tour è la cattedrale cristiana di Notre Dame de Lourdes, una delle 7 chiese cristiane di Casablanca a disposizione dei circa 50mila cattolici presenti in città.

Il principale motivo di interesse è dato dalle grandi e caratteristiche vetrate che occupano le due pareti laterali

Nel cortile si trova una ricostruzione della grotta di Lourdes …

A piedi ci dirigiamo poi al palazzo di giustizia della Regione di Grande Casablanca …

La costruzione ed il suo stile moresco mi ricorda subito altri due palazzi che avevo visitato in passato … l’Alcazar di Siviglia e l’Alhambra di Granada in Spagna.

Prossima fermata il palazzo reale, dove risiere il re quando è in missione a Casablanca. La visita è solamente esterna …

Ogni tanto compare una sua foto su qualche edificio … giusto che chiarire chi è che comanda da queste parti …

Saliamo nuovamente sul pullman in direzione dell’ultima tappa dell’escursione … non prima di essere transitati davanti ad un’altra chiesa cattolica, la gigantesca Cattedrale del Sacre Coer … il Marocco è tra i paesi mussulmani con maggior libertà di culto.

La parte finale dell’escursione è “Sosta per dello shopping tipico” e ho scoperto che varia da pulmann a pulmann. A noi è toccata la famigerata farmacia berbera!

che non è altro che una erboristeria con prodotti per la cucina, erbe curative e prodotti di bellezza. La sosta dentro questo stanzino è stata di 45 minuti. Per quanto ci riguarda la cosa è stata gradita, mia moglie è una amante di questi prodotti e non ha fatto mancare apprezzamenti oltre a comprare un sacco di roba. Altre persone, meno interessate, si sono molto lamentate per una sosta così lunga in una zona della città dove non c’era altro da fare. Quella dei negozi convenzionati rimane comunque un tallone di Achille per tutte le escursioni.

Rientriamo in nave alle 13:45 circa e ci fiondiamo al ristorante. Dopo un breve riposino saremo pronti per scendere nuovamente dalla nave alla scoperta di Casablanca.

VENERDI’ 21 GIUGNO 2013 – CASABLANCA – SECONDA PARTE

La seconda parte della giornata a Casablanca inizia verso le 15:00 quando scendiamo dalla nave alla ricerca di un taxi che ci faccia fare il tragitto che mi interessava. A differenza della mattina, dove i taxi erano tantissimi e pronti ad assaltare i crocieristi, a pomeriggio ci saranno stati si e no una decina di taxi … probabilmente quelli che sono rimasti a bocca asciutta la mattina.

Come al solito cerco di individuare il tassista che reputo più affidabile e mi dirigo verso di lui. Gli espongo il tragitto su una cartina e ci accordiamo per 30 euro per circa 2 ore e mezza. Pagamento posticipato al rientro in nave. La trattativa è stata brevissima ed è partita da 50 euro. Sarà anche stato il miglior tassista ma senza dubbio la sua macchina era la peggiore tra quelle parcheggiate … un lungo Mercedes bianco scassatissimo che non escludo possa aver calcato le strade italiane nei primi anni 80. Il contachilometri segnava 890mila km, la manovella del finestrino ti rimaneva in mano e per uscire bisognava aprire dall’esterno tirando giù il finestrino. La carrozzeria esterna era attaccata con lo sputo ed una corona di ruggine faceva il giro dell’auto. Fortunatamente gli interni erano puliti ed alla fine ci ha portato dove volevamo andare.

La prima tappa è il faro di El Hank … il faro più antico della città

La zona del faro è tra le più degradate di Casablanca e qui si può veramente toccare con mano la miseria e la povertà delle persone chi vivono nelle bidonville. Forse per fare in modo che non siano visibili ai turisti o forse per farne dimenticare la sua esistenza, la baraccopoli è circondata da un muro molto alto e dalla strada non ne è visibile l’interno. Alcuni animali attendono pazientemente i padroni.

Il tassista ci porta in un piazzale con una bella veduta della Moschea di Hassan II dalla quale si percepisce ancora meglio il fatto che sia stata costruita in parte sull’Oceano …

Il passaggio dalla povertà più assoluta ad una delle zone più turistiche e ricche della città è lungo solo poche centinaia di metri. Appena passato il faro inizia Boulevard de la Corniche …

il lungo mare (anzi lungo oceano) di Casablanca con numerosi ristoranti, locali notturni, Mc Donalds, strutture balneari e tutto quello che serve per il divertimento più sfrenato di marocchini e turisti.

In lontananza il faro osserva un’oceano tutt’altro che quieto …

Scendiamo da taxi e ci dirigiamo verso queste mega strutture con piscine sul mare e dai nomi decisamente evocativi: Tahiti Club, Miami Plage, Club Paradise, Beau Rivage …

In lontananza si vede la grande spiaggia di Ain Diab, meta della nostra prossima sosta …

La spiaggia è immensa e poco attrezzata, solo qualche ombrellone e qualche sedia …

… ed è letteralmente invasa da ragazzi che giocano a calcio e che corrono in tutte le direzioni come se fossero impazziti … qui il nostro campionato deve essere molto seguito visto che tutti indossavano magliette di squadre del nostro paese, quella più gettonata era senza dubbio la numero nove di Montella quando giocava nella Roma!

Ci sono anche alcuni bambini con dei pony che cercano di guadagnare qualche soldo facendo cavalcare i turisti. Noi decliniamo l’invito e raggiungiamo il mare dove l’acqua oltre ad essere molto agitata è anche freddissima.

Niente bagno quindi, ma comunque una bella passeggiata sul lungo oceano con i piedi a mollo non ce la toglie nessuno ed è stata esperienza veramente piacevole. Arriviamo fino alla fine della spiaggia dove sorge l’isolotto del Marabout (santuario dell’Islam) di Sidi Abderrahman, collegato alla terraferma da un ponte che viene completamente sommerso quando sale la marea.

Il tassista ci spiega che l’isola, che non è visitabile, ha un che di mistico ed esoterico. La leggenda narra che un santo dell’Islam in grado di camminare sulle acque si sarebbe barricato sull’isolotto per allontanarsi da un mondo che riteneva troppo crudele. L’isola è poi diventata meta di pellegrinaggio da parte di molti fedeli ed attualmente è abitata da alcuni visionari che leggono il futuro nelle linee della mano e nel piombo fuso!

Come già detto a Casablanca sacro e profano convivono a meraviglia e le contraddizioni non finiscono mai … ci giriamo un attimo e vediamo che proprio di fronte a questo mausoleo ne sorge un altro … il Morocco Mall … il tempo dello shopping e del lusso !!!

Fuori sono parcheggiate fuoriserie e limousine e ogni tanto esce qualche emiro con scorta al seguito. Naturalmente per me è impossibile trattenere le mie donne all’esterno e quindi decidiamo di entrare (ma lo avevo messo in conto!!)

Il Morocco Mall è il più grande centro commerciale dell’intero continente africano ed al suo interno ci sono tantissimi negozi di marchio occidentale (anche italiani) tra cui le Galeries Lafayette, negozi di abbigliamento e gioielli marocchini, banche, ristoranti, bar, cinema Imax ed un grande acquario.

Attenzione: qui si paga o in valuta marocchina (il Dirham che vale 9 euro cent) oppure con la carta di credito. Gli euro non sono accettati. Anche i prezzi sono decisamente più bassi rispetto ai nostri a parità di prodotto. Compriamo qualche ricordino ed usciamo all’esterno.

Qui c’è anche una grande vasca dove all’ora del tramonto inziano a danzare le fontane a suon di musica …

Purtroppo il tempo stringe ed il tassista ci aspetta quindi non possiamo aspettare l’inizio dello spettacolo … sulla strada del ritorno passiamo nuovamente davanti alla moschea …

Essendo tornati tardi e non potendo andare al ristorante sfruttiamo il buffet che, unica volta per tutta la crociera, rimarrà aperto fino alle 22.30 con vari tipi di pietanze e non solo pizza e insalata.

La Costa Deliziosa lascia Casablanca alle 23 ed anche se l’ora è tarda e la stanchezza tanta non voglio perdermi il momento della partenza … il giorno successivo sarà di navigazione e avrò tutto il tempo per recuperare.

Ultimissimo saluto alla moschea …

… e la Costa Deliziosa direziona la sua prua verso l’immensità dell’Oceano Atlantico in direzione delle isole Canarie.

DOMENICA 23 GIUGNO 2013 – ST. CRUZ DE TENERIFE

Dopo un’intera giornata di navigazione passata molto in tranquillità alle 7 di domenica mattina avvistiamo le coste settentrionali di Tenerife, in lontananza la città di St. Cruz …

L’avvicinamento è veloce e ben presto si riescono ad identificare i palazzi simbolo di St. Cruz de Tenerife: l’Auditorium di Calatrava e le Torres de Santa Cruz, le più alte torri gemelle della Spagna …

Caricato il pilota, le manovre per l’ingresso nel porto procedono spedite, la Costa Deliziosa si gira a 360 gradi e “parcheggia” con la poppa rivolta verso il porto

Per uscire dal porto le autorità portuali locali mettono a disposizione gratuitamente un paio di bus navetta. I mezzi disponibili sono però limitati (appunto 2 in tutto) e quindi se non si riescono a prendere poi bisogna attendere che facciano il giro e ritornino. Il porto di Tenerife non è proprio user friendly, ci sono un’infinità di cantieri, ma volendo è possibile uscire anche a piedi. Il tragitto è di circa 500 metri percorribili in 15 minuti seguendo una linea blu sull’asfalto. E’ impossibile perdersi.

Prima di partire avevo prenotato un’auto da Cicar, l’unica agenzia aperta la domenica a St. Cruz e che si trova proprio all’uscita del porto, dove si arriva a piedi o con le navette. Decisamente comodo. Il costo per l’intera giornata di noleggio è stato di 38,70 euro comprensivo dei due seggiolini per i bambini ed in sede di prenotazione non sono stati richiesti i dati della carta di credito. Il pagamento si effettua al momento del ritiro dell’auto mentre al ritorno le chiavi dovranno essere imbucate in un’apposita cassetta in quanto l’ufficio è chiuso. L’ufficio si trova al primo piano della costruzione che si trova all’uscita del porto e mette a disposizione anche delle ottime cartine stradali dell’isola. Il consiglio è quello di prenotare sempre in anticipo così si risparmia tempo in fase di ritiro e si ha la certezza che l’auto sarà disponibile.

Ci viene assegnata una Opel Corsa abbastanza nuova e completamente a secco di carburante. Per l’intero giro che faremo alla fine sono stati sufficienti 10 euro di benzina che da queste parti costa veramente poco, solo 1 euro al litro! Unico neo di questo autonoleggio il fatto che il parcheggio sia abbastanza distante (bisogna ritornare verso il porto e cercare il cartello Cicar) soprattutto con circa 20 kg di seggiolini addosso!

L’isola di Tenerife offre veramente tantissimo, sia per i grandi che per i piccoli … Teide, Loro Parque, Siam Park, tante belle spiagge e tanti paesi tutti da scoprire come Orotava o La Laguna. Essendo domenica a St Cruz de Tenerife è tutto chiuso o quasi, lungo la strada vediamo qualche mercatino. Avevamo prenotato l’auto proprio per poter scegliere cosa fare a seconda del clima. Optiamo per una giornata balneare essendo quel giorno molto caldo e con pochissimo vento, cosa più unica che rara alle Canarie.

Muoversi in auto a Tenerife è veramente semplicissimo, il traffico è sempre scorrevole e ci sono due autostrade veloci gratuite che portano a nord e sud dell’isola. Noi prendiamo l’Autovia Norte in direzione della città di Puerto de la Cruz dove arriviamo dopo circa 30 minuti …

Per parcheggiare l’auto la cosa migliore è andare nel parcheggio seminterrato di un centro commerciale che si trova in Av. Aguilar y Quesada, all’inizio del paese. Il costo per una mattina di sosta è stato 3,50 euro. In pochi minuti arriviamo sul lungo mare dove troviamo una grande spiaggia vulcanica con sabbia e rocce nere …

Noi però ci dirigiamo verso la principale attrazione di Puerto de la Cruz … il Lago Martianez!

Progettato dal famoso artista Cesar Manrique …

che avevo già molto apprezzato a Lanzarote, questo complesso è costituito da un grande lago e numerose piscine con acqua di mare presa direttamente dal vicinissimo oceano, le cui onde si infrangono sulle rocce …

Nel parco, il cui ingresso è a pagamento (4,50 euro gli adulti e 2 euro i bambini sopra 6 anni) sono presenti anche numerose statue e sculture, tra le quali spicca senza dubbio il “Monumento alle onde”, una complessa ed intricata struttura che simula l’inarrestabile movimento dell’acqua.

Il Lago Martianez occupa una zona di circa 11mila metri quadrati ed è stato frutto di una riqualificazione di un’area lagunare e fangosa. Il risultato è eccellente …

… e per i bambini è una sorta di paese dei balocchi. Oltre al grande lago ci sono altre 5 piscine tra cui una con acqua bassa per i più piccoli …

I più spericolati si avventurano a nuoto tra le rocce e le alte onde …

Complice la giornata calda, ci sollazziamo tra sdraio e piscina per un paio di ore …

Poi a malincuore raccogliamo le nostre cose e ce ne andiamo da questo paradiso ricco anche di rigogliosa vegetazione …

… per addentrarci nel paese di Puerto de La Cruz, che proprio in questi giorni è tirato a festa per celebrare San Giovanni, il santo patrono.

Muoversi a piedi per le strade tutte pedonali è veramente gradevole …

ci sono negozi, bar e qualche artista di strada …

In alcune piazzette ci sono dei mercatini e ovunque si respira allegria … si percepisce letteralmente l’aria di vacanza e di divertimento che avvolge questa città.

Ci sono anche punti panoramici dove è possibile ammirare dall’alto tutto il paese e le piscine Martianez …

Mangiamo un boccone e saliamo nuovamente in auto per raggiungere la prossima meta in cui trascorreremo tutto il pomeriggio … Playa de las Teresitas, una delle spiagge più belle di Tenerife. Per raggiungere la spiaggia la strada è molto facile, bisogna tornare a St. Cruz, passare davanti al porto …

e proseguire sul lungomare per qualche kilometro. Da Puerto de la Cruz ci si arriva in poco più di mezz’ora. La spiaggia è lunga due kilometri ed è servita da un grande parcheggio gratuito. E’ domenica e la spiaggia è presa d’assalto da turisti e abitanti dell’isola … è impossibile resistere e dopo esserci sistemati sotto una palma …

facciamo subito il bagno nell’oceano.

L’acqua è pulitissima, poco profonda e abbastanza fresca … ma un bel bagno non ce lo toglie nessuno. Le bambine si divertono un mondo con le onde …

Il pomeriggio trascorre piacevolmente ma poco prima delle 16 dobbiamo levare le tende. Prima di prendere la strada per il porto decidiamo di imboccare la strada a destra dell’uscita del parcheggio e facciamo alcuni kilometri in salita fino ad arrivare ad un Mirador veramente eccezionale che da un lato domina la spiaggia di Las Teresitas …

e dall’altro le montagne a strapiombo sul mare del nord dell’isola.

Sarei rimasto lì ad ammirare questo spettacolo per delle ore ma il tempo stringe veramente quindi risaliamo in macchina e torniamo al porto in circa 10 minuti … giusto il tempo di lasciare l’auto e salire in nave, questa volta non a piedi ma con il bus navetta.

Alle 17 in punto la Costa Deliziosa molla gli ormeggi ed in pochi minuti esce dal porto di St. Cruz de Tenerife …

… costeggiando tutta l’isola e passando di fronte alla la spiaggia di Las Teresitas. La stradina in salita che si vede nella foto è quella che porta al bellissimo punto di osservazione.

Lasciate le coste di Tenerife la navigazione prosegue in aperto oceano in direzione dell’isola di Madeira dove arriveremo il giorno successivo alle 8 del mattino. La notte il mare molto mosso ed il forte vento si faranno sentire e ci faranno ballare un po’ … finisce così una delle giornate più belle di tutta la crociera. Tenerife ci è piaciuta molto e prima o poi ci torneremo!

LUNEDI’ 24 GIUGNO 2013 – FUNCHAL

Dopo una nottata abbastanza movimentata in direzione nord, alle 6 del mattino la Costa Deliziosa avvista le alture dell’Isola di Madeira, il cui territorio fa parte del Portogallo …

Per noi è stata la prima volta da queste parti ed anticipo subito che è stata una piacevolissima sorpresa con villaggi di pescatori dolcemente arroccati sul territorio collinare, lunghe distese di bananeti e scorci panoramici mozzafiato. Un’isola giardino, come molti la definiscono, dove l’unica stagione è la primavera e che senza subbio nel mese di giugno offre il meglio di se a livello di fioritura e colori della natura. Alle 8:30 in punto la nave arriva al porto di Funchal, la cui disposizione ricorda da vicino quello del giorno precedente a Tenerife.

Anche qui il centro città non è vicinissimo, a piedi sono circa 20 minuti ma, a differenza di Tenerife nè Costa Crociere nè le autorità portuali mettono a disposizione mezzi di trasporto per raggiungere Funchal. Il risultato è una lunghissima distesa di taxi appena fuori dal porto pronti sia ad organizzare un’intera giornata nell’isola sia a fare da navetta col centro cittadino.

Volendo è possibile noleggiare queste auto monoposto …

Come per Tenerife, anche per la giornata a Madeira ci siamo attrezzati con l’auto a noleggio, anche in questo caso già prenotata dall’Italia. Qui le opzioni sono solo due: Futuro RentCar o Avis.

Noi optiamo per la seconda e più precisamente per l’agenzia che si trova in Largo Antonio Nobre, che a piedi si raggiunge in circa 10 minuti dal porto. All’uscita di quest’ultimo bisogna tenere la destra, percorrere fino in fondo la strada in salita a fianco dei grandi resort e poi svoltare a sinistra proprio di fronte all’entrata del Carlton Madeira. L’agenzia è nell’angolo della strada … non tenete in considerazione la localizzazione di Google Maps perchè è sbagliata e fuorviante!

Il costo per una giornata di noleggio di questa nuovissima Volkswagen Polo è stato di 52,97 euro di cui 21,60 euro solo per i seggiolini per bambini che fortunatamente sono già installati nell’auto. Per la benzina serviranno invece 10 euro (qui costa come da noi). Madeira è fornita di una ottima autostrada gratuita che collega Funchal con i suoi dintorni e che rende velocissimi gli spostamenti da un punto all’altro.

E’ altrettando bello percorrere le stradine arroccate sulla montagna o a strapiombo sul mare. A Madeira non ci sono spiagge, non è un’isola balneare e secondo me l’unico modo per coglierne la vera essenza e lo spirito che la caratterizza è girarla in lungo e in largo alla ricerca dei migliori “Mirador” dai quali si hanno vedute e scorci indimenticabili e dei paesini lungo la costa, posti poco turistici, non battuti dalle escursioni e che conservano un fascino antico e difficilmente percepibile guardando delle foto … bisogna esserci stati per capirlo!

La prima tappa del nostro tour è il paesino di Ribeira Brava, che prende il nome dall’omonimo fiume che la taglia a metà …

Il piccolo centro di Ribeira Brava è tutto pedonale e circonda la chiesa di Sao Bento.

Passeggiamo tra le vie del paese, facciamo qualche acquisto (tra cui l’immancabile maglietta col nome dell’isola) e assistiamo ai preparitivi per la festa del patrono …

Saliamo anche una lunga scala a chiocciola che ci porta ad un promontorio dal quale si vede un bel panorama di tutto il paese.

Riprendiamo l’auto ed in circa 15 minuti arriviamo a Cabo Girao …

… grande attrattiva turistica dell’isola essendo una delle più alte falesie europee, con uno strapiombo sul mare di ben 590 metri. Il belvedere è raggiungibile percorrendo a piedi una stradina immersa nel verde …

Quassù anche l’aria è più frizzate e si può respirare l’odore della natura a pieni polmoni. Il solo avvicinamento al punto di osservazione offre delle vedute mozzafiato, sebbene ci sia un po’ di foschia all’orizzonte che limita la veduta.

Il punto migliore è una piattaforma costruita oltre la scogliera col pavimento trasparente che fa sembrare letteralmente sospesi in aria … vietato a chi soffre di vertiggini!

Ai piedi della scogliera ci sono dei campi coltivati chiamati Fajas do Cabo Girao che fino ad una decina di anni fa erano accessibili solo dal mare. Adesso è stata installata una funivia per facilitarne l’accesso agli agricoltori.

Purtroppo dopo alcuni minuti arrivano ben 3 pullman di escursionisti e la magia del luogo decade un po’, la ressa inizia ad aumentare e tutti vogliono la foto nell’angolino migliore. Decidiamo quindi di togliere le tende, non prima di aver nuovamente ammirato una di queste viste spettacolari.

Da Cabo Girao a Camara de Lobos il tragitto è breve e si deve percorrere una strada tutta in quota sul lungo mare fino a scendere nel piccolo e pittoresco villaggio di pescatori affacciato su un porticciolo …

E’ quasi mezzogiorno, la pesca è finita da un pezzo ed i pescatori sono tutti riuniti nel piccolo centro cittadino a bere e a giocare a carte … nel frattemo il pesce resta ad essiccare sulle imcarcazioni …

Ci viene fame … e cosa può esserci di meglio che mangiare del pesce da queste parti ? Ci accomodiamo così in uno dei ristorantini del centro. Ottimo mangiare e ottimo servizio. I prezzi non sono però stracciati. Anzi … Dopo pranzo per smaltire un po’ ci immergiamo tra stradine del villaggio nella tranquillità più assoluta!

Finestra con vista !!!

A Camara de Lobos c’è anche una delle poche spiagge che ho visto … non molto invitante a dire il vero!

Prendiamo poi una strada in salita che porta ad un promontorio dal quale si vede dall’alto tutta la zona … anche qui veramente un bel panorama!

Da notare il pendio con i terrazzamenti ed i vigneti dalla cui uva si produce anche il famoso vino Madeira …

Lasciato Camara de Lobos riprendiamo la marcia in direzione Funchal verso la prossima meta … Pico dos Barcelos!

Un altro bel punto panoramico che domina la città e le zone circostanti …

In lontananza si può scorgere anche la Costa Deliziosa ferma in porto …

Riprendiamo la marcia in direzione Monte, località che si trova in altitudine (800 mt) proprio sopra Funchal. ci arriviamo dopo circa 20 minuti di strada di montagna abbastanza movimentata …

Anche da quassù teniamo d’occhio la nostra “casa mobile” … non si ma mai che ci faccia lo scherzetto e scappi via senza di noi

A Monte, che si può raggiungere anche con una funivia dal centro di Funchal, le attrattive sono numerose. C’è la chiesa di Nostra Signora di Monte …

… sotto la quale parte la discesa dei “Cestinos” delle specie di slittini a forma di cesta (da cui prendono il nome) che vengono spinte di corsa da due uomini lungo una discesa di circa 2 km …

Avendo la piccola con noi, non siamo interessati a questa esperienza e comunque oggi la fila è lunga ed i conduttori dei cestinos non stanno dietro alle richieste … per la cronaca il costo per una discesa è di 25 euro per 1 o 2 persone e 35 euro per 3 persone. Per tornare a Monte o per scendere a Funchal bisogna poi prendere il taxi (o il pullman per chi è in escursione).

La visita di Monte prosegue con il Jardin Tropical Monte Palace, rigoglioso e ricco di tantissime specie di fiori ed altri vegetali …

Anche la fauna non è da meno … qui un laghetto con dei cigni molto affamati!

Lasciamo Monte e riprendiamo l’autostrada in direzione Ponta du Garajau, il promontorio che si affaccia sul porto di Funchal. Questo quartiere è tra i più ricchi dell’isola con svariate mega ville con piscina affacciate sull’oceano. Per andare in spiaggia però la strada non è delle più agevoli … volendo c’è anche una piccola funivia che fa la spola.

Noi rimaniamo in quota e camminiamo fino ad arrivare ad un piazzale nel quale spunta questo …

… ci stropicciamo gli occhi e … no … non non siamo a Rio de Janeiro … ma anche questa statua del Cristo Redentor è comunque suggestiva è monumentale nella sua rappresentazione.

L’immagine scultorea di Gesù Cristo con le braccia aperte è alta 14 metri (tra basamento e statua) e la sua vista domina l’Atlantico dal 1927 (è il primo Cristo Redentore dei tanti poi costruiti in tutto il mondo) e sembra voglia benedire le imbarcazioni che attraccano a Funchal …

Credo che si possa ben immaginare lo spettacolare panorama che si vede da lassù …

Dalla statua del Cristo parte anche una stradina sterrata fino alla punta del promontorio che ha un punto di osservazione nel mezzo …

Naturalmente non posso non avventurarmi … anche se il ritorno si è fatto sentire nelle gambe per tutto il giorno successivo !!

Visto che purtroppo il tempo stringe decidiamo di ritornare a Funchal, che raggiungiamo in circa 10 minuti con la superstrada … parchiaggiamo nei pressi del centro e facciamo un giro shopping le vie principali della città …

Carina ma non trascendentale … compriamo una bottiglia di Madeira a 11 euro che poi ci verrà sequestata all’ingresso in nave e restituita direttamente in cabina il giorno dello sbarco.

Sul vialone del lungomare sono in fase avanzata i lavori per la costruzione del nuovo terminal per portare le navi più vicine al centro città. Terminata la passeggiata in centro riportiamo l’auto e torniamo a piedi in nave … la Costa Deliziosa lascia Funchal alle 17:00.

Un ultimo sguardo a quest’isola così lontana e sperduta nell’Atlantico che però ci ha regalato una bellissima giornata immersi nel verde e nella natura …

Nell’uscire dal porto la nave riceve la benedizione del Cristo Redentor … il puntino bianco al centro del promontorio …

e direziona immediatamente la prua alla volta dello stretto di Gibilterra … inizia il ritorno verso casa !!

MERCOLEDI’ 26 GIUGNO 2013 – MALAGA

La sosta nella bellissima città di Malaga arriva dopo una intera giornata di navigazione nella quale la Costa Deliziosa ha lasciato l’Atlantico ed è rientrata nel Mediterraneo, oltrepassando lo stretto di Gibilterra alle 2 di notte. All’alba si vedono già chiaramente le coste andaluse e dopo aver doppiato punta Torremolinos iniziano le manovre di entrata nel porto di Malaga …

dotato di un recente terminal per i passeggeri, senza dubbio il migliore di tutto il viaggio assieme al Palacrociere di Savona.

L’approdo della nave è abbastanza distante dal centro, che si può raggiungere a piedi camminando non meno di 25/30 minuti. Costa Crociere mette a disposizione dei bus navetta fino a Plaza de la Marina al costo di 6 euro per persona (bambini compresi) per il tragitto A/R. Devo rimarcare che, ancora una volta, nelle indicazioni si esagera ampiamente sulle distanze, forse per scoraggiare il fai-da-te di chi non ha acquistato le escursioni. Nel Today c’è infatti riportata una distanza in autobus di 20 minuti mentre in pratica ogni tratta dura al massimo 6/7 minuti.

Il mio consiglio a chi vuole visitare Malaga è quello di fare tutto in autonomia perchè la città si gira molto bene a piedi ed ha un bel centro tutto pedonale. Diversamente l’escursione è più indicata per chi vuole andare a Marbella, Porto Banus e Nerja. La sosta è infatti veramente breve (solo 4 ore e mezza effettive) ed anche per questo non viene proposta la visita dell’Alhambra di Granada.

Sceso dalla nave mi dirigo verso il punto informativo dove ritiro una cartina della città e apprendo che col passeggino (e con i bambini) non è possibile scendere dal sentiero panoramico che dal castello di Gibralfaro porta all’Alcazaba in quanto sconnesso e con molti scalini. All’uscita del porto prendiamo il taxi che, al costo di 10 euro ci porta fino a Plaza de la Merced …

dove all’angolo si trova la casa natale di Pablo Picasso che, per chi fosse interessato, apre alle 9:30 (costo del biglietto 2 euro e bambini fino a 17 anni gratis).

Raggiunta Calle Alcazabilla, dopo poco ci si presenta davanti il Teatro Romano.

Collocato proprio ai piedi della collina della Alcazaba, questo reperto archeologico è stato riportato alla luce nel 1951 dopo essere rimasto sotterrato per secoli e la sua costruzione risale al I secolo, sotto l’impero di Augusto.

La prossima visita non può non riguardare la vicina Alcazaba …

un palazzo-fortezza dell’XI secolo che incarna la più importante opera musulmana conservata in Spagna. È composta da due aree concentriche, una esterna più in basso ed una interna che ospita il palazzo. Attualmente non tutto è visitabile. Il costo di ingresso è 2,20 euro per gli adulti e 0,60 euro per i bambini. Per una visita completa bisogna mettere in conto almeno 40 minuti.
Un consiglio che posso dare, a chi intende visitarla con i bambini (ma non solo), è quello di entrare non dall’ingresso principale (quello della foto) a fianco del teatro romano ma dall’ingresso che si trova in Paseo Don Juan Temboury dove c’è un ascensore che porta fino in cima all’Alcazaba. In questo modo il giro sarà fatto al contrario ma sarà molto più agevole perchè dall’alto si scende fino a uscire proprio in prossimità del teatro romano. All’ingresso viene anche fornito un opuscolo con la piantina della costruzione e qualche informazione sulla visita.

Dalla cima della Torre di Maldonado si gode di una bella veduta del porto e della Costa Deliziosa …

La visita riguarda tutta la parte esterna dove si trovano i tipici canali di irrigazione dell’architettura araba …

Giardinetti ovunque …

Poi si scende nel secondo livello a costeggiare le mura …

Una bella veduta di Plaza de Toros e dei giardini sottostanti …

La visita si conclude dopo il passaggio della Porta delle Colonne …

Il nostro tour prosegue poi nelle strade del centro di Malaga, una città veramente bella e pulita … ma che alle 10 è ancora un po’ addormentata, soprattutto nelle zone della movida notturna.

Passiamo da Calle Echegaray dove si trova l’omonio teatro …

percorriamo Calle Granada con i suoi bei palazzi …

fino ad arrivare al cuore della città: Plaza da la Constitucion

dalla quale parte Calle Marques de Larios, più che una strada un vero è proprio salotto cittadino tirato a lucido e tempestato ai suoi lati da negozi di ogni tipo …

Prima che a qualcuno venga l’idea di entrarci prendo una via laterale … Calle Salinas, che porta diretta alla Cattedrale di Malaga …

Dopo una veloce visita alla Cattedrale il passeggio prosegue nel grande giardino che costeggia Paseo Parque … dove le bambine trovano anche dei giochi con cui divertirsi … e noi delle panchine nelle quali riposarci!

Proseguendo in direzione del porto sulla sinistra passiamo in rassegna: l’Università di Malaga …

la sede del Banco de Espana …

e l’Ayuntamiento de Malaga, ovvero il palazzo del municipio

sul cui lato iniziano quelli che sono senza ombra di dubbio i migliori giardini della città … veramente belli e ben tenuti

Da qui anche un’ottima vista sulla vicina Alcazaba …

Dopo poco arriviamo a Plaza de Toros, che per mancanza di tempo visitiamo solo esternamente … ovvero ci giriamo attorno!

Proseguiamo in direzione di Calle Maestranza che attraversiamo fino ad arrivare sul lungomare dove inizia l’arenile cittadino …

Malagueta è una ampia spiaggia attrezzata e con molto giochi per bambini … per circa 30 minuti ci rilassiamo all’ombra di una palma e bagnamo i piedi in acqua … sicuramente meno fredda di Tenerife ma non di certo bollente!

La Costa Deliziosa ci attende però per il rientro … il tempo scarseggia …

… e per arrivare in nave utilizziamo il passaggio ai bordi della spiaggia, costellato da tanti chiringuitos nei quali ci saremo fermati volentieri se solo avessimo avuto almeno un’ora in piu!

Ma il tempo stringe … passiamo davati alla “Farola”

un ultimo sguardo alla spiaggia …

e di corsa verso la nave che partirà (anzi dovrebbe partire) da li a poco …

Ci mettiamo tutti in prima fila per goderci la partenza dal ponte 11 ma …

a causa di qualche ritardatario (si dice di nazionalità francese) che se l’è presa moto comoda la nave alla fine partirà con più di un’ora di ritardo. Decidiamo quindi di andare a mangiare prima al buffet (impossibile) e poi al ristorante dove il nostro pranzo sarà di circa 2 ore battendo ogni record di durata. Poco male, siamo in vacanza e non abbiamo fretta … e comunque non poteva essere altrimenti visto che 2800 persone si sono riversate a mangiare tutte alla stessa ora.

Verso le 14:30 la Deliziosa molla gli ormeggi ed inizia così l’ultima tratta di navigazione prima di tornare in Italia … il tragitto sarà il più lungo di tutta la crociera con le 848 miglia marine che separano Malaga da Civitavecchia.

VENERDI’ 28 GIUGNO 2013 – CIVITAVECCHIA

Dopo una intera giornata di navigazione, l’ultima della crociera, la Costa Deliziosa torna in Italia a Civitavecchia. Per molti questo sarà il giorno dello sbarco, noi fortunatamente abbiamo ancora una bella giornata che decidiamo di trascorrere a Roma. Le coste italiane sono visibili da prua sin dalle prime ore del mattino e alle 7:30 inizia l’entrata nel grande porto laziale … dopo alcuni giorni di perfetta solitudine nei porti visitati oggi si torna a vedere qualche nave.

Sono sono già ormeggiate sia la Celebrity Reflection …

… che la sun Princess …

… mentre la MSC Splendida farà il suo ingresso dopo alcuni minuti.

Per la giornata ordierna abbiamo deciso di utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che i supercostosi trasferimenti organizzati da Costa e così appena si aprono i portelloni della nave, alle 8:30 circa con circa 30 minuti di anticipo sulla tabella di marcia, ci fiondiamo di fuori. Il porto di Civitavecchia è immenso e per uscire utilizziamo uno degli autobus gratuiti che portano all’uscita e che fanno la spola con la nave per tutto l’arco della giornata.

All’uscita del porto teniamo la destra e proseguiamo sul lungomare per circa 500 metri fino ad arrivare alla stazione dei treni, che si trova dalla parte opposta della strada. Per raggiungere Roma la soluzione migliore è prendere il Regionale 12237 che parte alle 9:44 in direzione Roma Termini. Il consiglio è di non arrivare all’ultimo secondo altrimenti il viaggio sarà da incubo stipati come delle sardine nelle poche carrozze a disposizione.

Per i trasporti dell’intera giornata abbiamo comprato il biglietto BIRG da 5 zone al costo di 12 euro che copre tutte le stazioni di Roma, gli autobus e la metropolitana. I bambini fino 10 anni non pagano i mezzi pubblici romani ma quelli sopra 6 anni devono pagare il ridotto del treno che costa 4,60 euro per una A/R Civitavecchia – Roma. Essendo la fila in stazione molto lunga abbiamo comprato il BIRG nell’edicola all’interno della stazione ed i biglietti al distributore automatico.

Il treno parte puntuale ed altrettanto puntuale arriva alla stazione di Roma San Pietro in circa 45 minuti. Dopo un tragitto a piedi di circa 15 minuti arriviamo in Piazza San Pietro … sempre molto bella e suggestiva e con tantissimi turisti di ogni nazionalità!

Ci rendiamo subito conto che la visita interna della Basilica di San Pietro è impossibile, la fila per entrare, pur essendo abbastanza veloce parte dall’inizio del colonnato del Bernini … un po’ troppo!! ci accontentiamo dell’esterno …

Proseguiamo per Via della Conciliazione …

fino ad arrivare al Lungo Tevere …

e poi a Castel San’Angelo.

Qui abbiamo bisogno di una pausa per la toilette e purtroppo ci rendiamo conto di essere tornati in Italia. Abituati da una decina di giorni a servizi pulitissimi ed efficientisismi sia in nave che nelle città visitate, ci scontriamo con l’inefficienza assoluta del nostro paese che su questi aspetti è lontana anni luce anche rispetto ad un piccolo villaggio speduto nell’Oceano Atlantico. Nell’ordine: un bagno su due era fuori servizio, quello funzionante non si chiudeva e c’era un cartello scritto a mano su carta adesiva “Knock Before Enter”, il rubinetto per lavarsi le mani lasciava uscire un piccolo filo di acqua quasi impercettibile, la macchina per asciugare le mani non funzionava! Al che un australiano mi guarda con un misto di sconcerto e incredulità dicendomi “Nothing Works” … stendiamo un velo pietoso è proseguiamo col racconto.

Oltrepassiamo Ponte San’Angelo …

e dopo una bella passeggiata in Via dei Coronari …

arriviamo nella bellissima Piazza Navona …

per me una belle più belle di Roma con le sue stupende fontane, la chiesa di Sant’Agnese, Palazzo Pamphilj … il tutto colorato dalle opere degli artisti di strada!

Il nostro viaggio nel cuore di Roma prosegue fino ad arrivare al vicino Pantheon di cui visitiamo anche l’interno …

… raggiungiamo Piazza di Pietra

e poi i palazzi del potere … Palazzo Chigi

e Montecitorio … a causa di una manifestazione la Piazza è chiusa da un cordone di Polizia e non c’è accesso quindi passiamo dalla parte posteriore in Piazza del Parlamento …

Ci incamminiamo della trafficatissima Via del Corso per svoltare poi a destra in Via Condotti …

… qui impongo a mia moglie di non fermarsi a guardare le vetrine ed in pochi minuti arriviamo in Piazza di Spagna …

con la celebre scalinata ai piedi di Trinità dei Monti.

Prossima tappa lo Stadio Olimpico …

ehmmm … no mi sono sbagliato è la Fontana di Trevi gremita all’inverosimile

Dopo aver raggiunto il bordo (non senza difficoltà) scattato qualche foto ed espresso un desiderio in cambio di qualche centesimo ci dirigiamo verso la nostra prossima meta … la monumentale Piazza Venezia con il suo Altare della Patria.

Saliamo fino alla tomba del Milite Ignoto …

e da qui c’è anche una bella visuale della piazza nella sua interezza …

Attraversiamo la strada ed arriviamo ai Fori Imperiali … il Foro di Traiano con la celebre colonna …

quelli di Cesare ed Augusto …

e dalla parte opposta il Foro della Pace …

Instancabili percorriamo tutta via dei Fori Imperiali …

… fino a raggiungere il Colosseo …

e l’arco di Costantino

Ci sarebe piaciuto entrare all’interno dell’anfiteatro romano ma anche qui le file sono interminabili, il tempo scarseggia e la stanchezza si fa sentire. Verso el 15:30 decidiamo quindi di prendere la Metropolitana (linea B) dalla stazione Colosseo che in due fermate ci porta alla stazione ferroviaria di Roma Termini. Il nostro treno per Civitavecchia (Regionale 2344 per Pisa Centrale) parte alle 16:12. Per chi non lo sapesse tutti i treni regionali del Lazio che fermano o arrivano a Civitavecchia, partono dai binari 25/29 che sono lontanissimi dagli altri binari … quasi 20 minuti a piedi per arrivarci dall’entrata principale della stazione oppure ingresso diretto da Via Giolitti.

Arriviamo a Civitavecchia alle 17:15 con un ritardo di soli 5 minuti … devo dire che dall’ultima volta che avevo preso un treno italiano (qualche decina di anni?) le cose sono notevolmente migliorate in termini di puntualità … o forse sarò stato molto fortunato ??

Nuovamente a piedi fino all’ingresso del porto dove riprendiamo la navetta che ci riporta in nave. Qui nessun controllo di sicurezza al terminal.

La nave riparte alla volta di Savona alle 19 in punto e subito dopo cena usciamo per l’ultimo tramonto al ponte 3 …

A circa 5 miglia a dritta si vedono chiaramente i lineamenti dell’Isola del Giglio …

Dopo il teatro, con il simpaticissimo ventriloquo Rene Luden, il casino ed una capatina in pizzeria è arrivato il momento della chiusura delle valige!!!
Siamo proprio agli sgoccioli della crociera … ma per la giornata successiva, dopo lo sbarco, abbiamo un programmino niente male, la classica ciliegina sulla torta …

SABATO 29 GIUGNO 2013 – SAVONA

Ed eccoci arrivati al giorno dello sbarco. Dalla nave avvistiamo la costa ligure sin dalle prime ore del mattino …

… per poi entrare al porto di Savona.

L’approdo è alle nove in punto come da tabella di marcia.

Lasciamo la cabina alle 8 come da indicazioni sul Today e andiamo a fare l’ultima abbondante colazione della crociera. La nosta discesa è prevista per le dieci ed è abbinata al colore viola. Per ingannare il tempo io e la mia bambina più grande andiamo a fare il giro delle suites che sono aperte ed in fase di preparazione. Le migliori di questa nave sono senza dubbio le Grand Suite centrali e quelle ad angolo a prua.

Circa 20 minuti prima delle 10 scendiamo dalla nave e recuperiamo le nostre valige e la chiave dell’auto, parcheggiata proprio di fronte all’ingresso del Palacrociere. Inizia così il ritorno verso casa … un ultimo saluto alla Costa Deliziosa che per 11 giorni è stata la nostra casa viaggiante.

Prima di tornare in Romagna però manca ancora l’ultimissima escursione in terra ligure e più precisamente a Portofino! Imbocchiamo l’autostrada A12 in direzione Livorno per uscire poi a Rapallo dopo circa 45 minuti. Arriviamo sul bellissimo lungomare vittorio Veneto …

dove presso il botteghimo del Servizio Marittimo del Tigullio compriamo i biglietti A/R per Portofino al costo di 11 euro per gli adulti e 7,50 euro per la bambina più grande. Le partenze da Rapallo avvengono ogni ora dalle 9 del mattino … noi prendiamo il battello delle 12.

Maggiori informazioni posso essere reperite sul sito ufficiale http://www.traghettiportofino.it/index.php?lang=it

La prima tappa è Santa Margherita Ligure dopo appena 15 minuti …

Qui il battello si riempie all’inverosimile per poi proseguire la navigazione nel golfo del Tigullio con vista sulle tante ville e castelli affacciati sul mare. In rada anche la Horizon di Croisieres de France …

oltre a tantissimi yacht anche di notevoli dimensioni. Alle 12:30 arriviamo nell’inconfondibile porticciolo di Portofino …

dove il via vai di imbarcazioni è fittissimo, si avvicina l’ora di pranzo ed i ristoranti sono pronti ad accogliere i loro clienti vip!!

Noi decidiamo di partire all’esplorazione della zona …

e prendiamo la stradina in salita dove abbondano i punti panoramici …

Arriviamo alla chiesa di San Giorgio …

dove si gode di un bel panorama a strapiombo sul mare …

e poi al castello Brown col suo bellissimo giardino

L’entrata è a pagamento e la visita richiederebbe almeno 45 minuti, il tempo scarseggia quindi decidiamo di scendere verso la Marina di Portofino dove è allestita una mostra abbbastanza inusuale …

Quel giorno erano anche esposte le imbarcazioni di Azimuth-Benetti tra cui la gigantesca Ocean Paradise.

A bordo degli scafi si mangiava, cantava e ballava allegramente … ogni tanto qualcuno partiva per una dimostrazione in alto mare.

Noi molto più modestamente ci incamminiamo a piedi lungo le stradine di Portofino zeppe di negozi e boutique delle grandi firme della moda.

Arriviamo alla chiesa di San Martino …

e dopo aver completato il giro ritorniamo nella piazza principale dove riprendiamo il battello alla volta di Rapallo …

E con questo è veramente tutto … spero che il diario vi sia piaciuto e che possa essere utile a chi farà in futuro questa bellissima crociera!!

 

FINE

Autore: Comax

Condividi questo post su