Italian Cruise Day 2015: analisi del settore crocieristico e prospettive future.

Italian Cruise Day 2015

Civitavecchia, 2 Ottobre 2015. Si è conclusa da pochi giorni la quinta edizione dell’Italian Cruise Day, forum di riferimento per l’industria crocieristica italiana, ideato e organizzato da Risposte Turismo e svoltosi quest’anno a Civitavecchia. Come nelle precedenti edizioni tenutesi rispettivamente a Venezia (2011), Genova (2012), Livorno (2013) e Napoli (2014), anche quest’anno l’evento si è confermato un punto di incontro dell’intera filiera dell’industria crocieristica nazionale, riunitasi alle porte di Roma per confrontarsi sul futuro di un comparto che ha ancora, a detta degli operatori, grandi prospettive di sviluppo. A sottolineare l’importanza del mondo crocieristico e le ricadute sul tessuto economico oltre al presidente di Assoporti, Pasqualino Monti, sono stati anche Pierfrancesco Vago, chairman di Clia Europe e Manfredi Lefebvre d’Ovidio, chairman di Clia Italy: nel loro intervento introduttivo all’Italian Cruise Day entrambi hanno indicato la necessità di una grande riforma portuale a livello italiano, riforma attesa oramai da 20 anni e che dovrebbe essere in grado di ridurre notevolmente la burocrazia che ostacola ogni nuovo progetto o rinnovamento dell’attività portuale. Oggetto di menzione in particolare è stato il caso Venezia, oramai  sempre più “ostaggio” del famoso decreto Clini-Passera. Nonostante alcune criticità, il settore gode ancora di buona salute: nel 2016, in Italia, toccheremo un nuovo record del traffico crocieristico con oltre 11,73 milioni di passeggeri in transito nel nostro Paese, in crescita del 5,5% rispetto al 2015. Anche il numero di toccate di navi registra un andamento simile, con oltre 5100, segnando così una crescita del 5,5%. Per la prima volta, inoltre, saranno 5 i porti che supereranno contemporaneamente il milione di passeggeri transitati (con il podio sempre detenuto da Civitavecchia, con quasi 2,4 milioni di passeggeri). Questi sono una parte dei dati snocciolati da Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, nel suo speech mattutino.

Nel pomeriggio, invece, si è avuta la prima sessione plenaria dedicata ad analizzare gli aspetti più rilevanti, attuali e futuri, del panorama crocieristico, in particolar modo sono state approfondite le tematiche riguardanti gli investimenti in nuove navi, le potenzialità di prodotto, la costruzione degli itinerari e le relazioni all’interno della filiera di produzione.

Leonardo Massa, Country Manager MSC Crociere, ha evidenziato l’importanza strategica del settore crocieristico  nell’economia nazionale e, al tempo stesso, le ulteriori grandi potenzialità di crescita legate all’ampliamento del numero di posti letto e delle destinazioni. A tal proposito, Massa ha ricordato il nuovo piano industriale di MSC che prevede la costruzione di sette nuove navi entro il 2022 e l’ingresso di nuove destinazioni come ad esempio Cuba. Franco Napp, Amministratore Delegato Trieste Terminal Passeggeri, nel proprio intervento, ha auspicato la revisione, a livello europeo, del trattato di Schengen, ad oggi fortemente restrittivo e penalizzante sia per quanto riguarda la possibilità di accogliere nuovi crocieristi provenienti da Paesi soggetti ad obbligo di visto, sia per le pratiche di rimpatrio degli equipaggi, ad oggi troppo stringenti. In qualità di Direttore Generale Italia Royal Caribbean International, Gianni Rotondo ha invece voluto porre  l’attenzione su come le navi da crociera, la qualità del servizio e l’attenzione al cliente siano gli elementi che permetteranno alle compagnie di crociera di continuare a svilupparsi in futuro. Da questo punto di vista, Rotondo ha ricordato l’importante piano di investimento di Royal Caribbean per lo sviluppo di nuovi prodotti via via sempre più innovativi. Carlo Schiavon, direttore marketing di Costa Crociere, ha evidenziato come ancora oggi il mercato italiano offra delle ampie opportunità di crescita, sia per le compagnie, ma soprattutto per l’indotto che l’industria crocieristica è in grado di generare. Schiavon ha inoltre sottolineato l’importanza di valorizzare i territori, ricordando l’impegno della Costa Crociere nel promuovere le eccellenze del Made in Italy a bordo.

Il forum è proseguito con la seconda sessione plenaria intitolata “2 milioni di italiani in crociera: sogno o progetto?” dedicata alle reali potenzialità di crescita della domanda italiana di crocieristi.

Federico Costa, direttore generale di Top Cruise, ha indicato come necessario, per arrivare ai due milioni di passeggeri italiani, rompere il duopolio che affligge il mercato italiano, dal momento che oltre il 90% dei passeggeri italiani sceglie Costa oppure MSC. Se l’obiettivo di 1 milione di passeggeri risulta sicuramente alla portata di mano, solo aprendo completamente il mercato italiano a tutte le compagnie crocieristiche sarà possibile conseguire in futuro questo traguardo ambizioso. Inoltre, Federico Costa ha posto la criticità della formula fly-cruise, molto in voga nel mercato tedesco, ma che ha ottenuto uno scarso successo nel mercato italiano. Sul ruolo delle crociere di Lusso, Alessandra Cabella, Sales Manager Italy per Silversea cruise, ha sottolineato i numeri decisamente piccoli, ma al tempo stesso importanti, della crociera a 6 stelle. Numeri, come abbiamo appena detto, piccoli in un settore di nicchia che si sta sviluppando anche in Italia, prevedendo tuttavia modalità di vendita differenti rispetto alla crociera contemporanea: sono il lifestyle e le destinazioni (non l’intrattenimento) i veri driver della vendita della crociera di lusso. Caraffani, AD di GEO Travel Network, invece, ha segnalato, nel suo intervento, l’importanza di concentrare gli sforzi non solo sui neofiti, ma anche verso i repeaters, per conseguire i due milioni di passeggeri, con un aggiornamento dei programmi fedeltà (vedasi l’ultimo di Costa Crociere) in grado di garantire un’ampia gamma di premi ai clienti affezionati. Tuttavia, l’obiettivo dei due milioni di passeggeri risulta un traguardo decisamente ambizioso alla luce di un sistema infrastrutturale nonché portuale decisamente carente e ad una situazione geopolitica, nell’area del mediterraneo, connotata da forti elementi di instabilità. Per Francescato, di Last Minute Group, invece, l’obiettivo dei due milioni potrà essere raggiunto solo mantenendo l’alta qualità (nonostante la corsa al ribasso dei prezzi) e aumentando il numero di repeaters. Tutti concordano, infine, sulla formazione degli agenti, di fondamentale importanza per perseguire il traguardo dei due milioni.

La terza sessione plenaria, poi, è stata dedicata alle condizioni essenziali per lo sviluppo dell’attività crocieristica. A tal proposito, l’obiettivo era comprendere come porti, fornitori locali ed amministrazioni pubbliche possano intervenire a supporto dell’offerta crocieristica, influenzando a loro volta le scelte delle compagnie. La sessione ha messo al centro le scelte, gli investimenti opportuni e/o necessari e le altre azioni in termini di servizi migliori o aggiuntivi, capaci di influenzare le scelte di sviluppo delle compagnie a vantaggio dei porti italiani.

Archiviata con successo anche questa edizione 2015, l’Italian Cruise Day darà di nuovo appuntamento a tutti i futuri partecipanti in occasione della sesta edizione che si terrà il 21 e 22 Ottobre 2016 nel porto di La Spezia.

 

 

 

Autore: NicolaFank

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