Mille e una notte su Costa Mediterranea

Diario di viaggio

Giorno 0 – Dubai

Con un bagaglio a mano a testa e una valigia in due, io e la mia ragazza partiamo per la nostra prima crociera insieme, io entusiasta e lei carica di preoccupazioni, che si riveleranno infondate. Sarà “Mille una notte” su Costa Mediterranea. Il nostro volo arriva circa intorno alle 23 della sera prima dell’imbarco, per cui passiamo la notte in un hotel a metà strada fra aeroporto internazionale e Port Rashid, dove sono situati i terminal delle crociere. Consiglio: una volta arrivati al ritiro bagagli di prelevare molti AED dall’ATM presente. Per cambiare valuta invece il vicino sportello non è conveniente, poiché quelli rossi del Dubai Duty Free non hanno i 4 euro fissi per ogni operazione. I taxi che partono dall’aeroporto e dal porto hanno 25 AED fissi di partenza, ma sono relativamente economici. Solo nei prossimi mesi si attrezzeranno con le macchinette per la carta di credito, quindi meglio avere molto contante in AED.

 

Giorno 1 – Dubai

Con un taxi andiamo al Cruise Terminal 2 all’interno di Port Rashid. All’accoglienza ci accorgiamo di aver dimenticato le carte d’imbarco per la nave e i talloncini per i bagagli: niente paura, sono attrezzati per farti salire anche solo col tuo cognome. I bagagli verranno recapitati in cabina in 3-4 ore. Ci viene poi ritirato il passaporto, che verrà riconsegnato a fine crociera, e ci viene consegnato un foglio col numero di cabina.

Si sale a bordo di Costa Mediterranea!

Andiamo dritti al buffet del ponte 9, quindi alla riunione informativa, ritiriamo le Costa Card, ci associamo la carta di credito e compriamo il pacchetto acqua con il 10% di sconto. La nostra cabina interna al ponte 1 è piccolina, ma va bene, se non fosse per l’eccessiva vibrazione dei motori che si sente parecchio.

Bagno in piscina, lezione di salsa, gioco con l’animazione e vinco pure un borsellino Costa!

Alle 19.30 assistiamo allo spettacolo di Olga e Andrej, due acrobati e andiamo al 2 turno di cena assegnatoci.

Al ristorante finiamo in un tavolo con 4 russi, di cui due non parlano neanche l’inglese. C’è chi si fa spostare, ma noi restiamo curiosi di capire qualcosa di più sulla loro cultura.

La giornata è volata, la nave è salpata alle 12 e nel pomeriggio siamo stati impegnati in molte attività che non ci hanno permesso di rilassarci molto.

 

Giorno 2 – Muscat

Giro di Muscat:

  • Sultan Qaboos Grand Mosque;
  • Nakhal Fort e hot springs;
  • Al Bustan Parliament, Al Alam Palace
  • Corniche, Incense Burner, Mutrah souq

Noi abbiamo visto queste cose. Ho riportato i nomi in inglese dal momento che vanno cercati sulla mappa in inglese.

La Moschea è sicuramente l’edificio più bello della capitale dell’Oman. Grande, elegante, rifinita e curatissima. Le donne possono scoprire solo mani, piedi e viso senza indossare abiti aderenti, pena non entrare. Nell’edificio si entra scalzi. Va assolutamente vista ma occhio all’orario: è aperta ai turisti solo dalle 9 alle 11. La nave attracca al porto di Mutrah, a meno di 10 minuti a piedi dal suk. Dentro il porto ci sono navette gratuite che fanno la spola nave-cancello, non si può andare a piedi. La moschea dista circa 40 minuti d’auto dal porto.

Noi avevamo prenotato un’auto in un autonoleggio vicino alla Moschea, per cui ci facciamo portare lì non senza che il tassista sbagli strada. Alcuni consigli:

  • Scrivere su carta il nome del posto in cui si vuole andare, magari indicandolo su di una mappa. Né in Oman, né negli Emirati piuttosto sbagliano strada ma non usano il navigatore.
  • Trattare sempre il prezzo e scriverlo alla fine. A Muscat non sanno cosa sia il tassametro

Noi abbiamo specificato che non volevamo un tour della città, proposto per oltre 100 euro, ma essere solo scaricati in quel posto (“drop off”). L’inglese spesso non è buono da parte loro, quindi assicuratevi di esservi fatti capire bene.

Pur con solo una fotocopia del passaporto e il visto giornaliero consegnatoci scendendo dalla nave, riusciamo ad avere la macchina prenotata e ci rechiamo alla vicina Moschea che ha un ampio parcheggio antistante.

Dopo un’oretta, ci dirigiamo verso Nakhal per vedere il Forte. L’ingresso costa 500 baizas a testa, 1 Oman Rial in due. Non avendo valuta locale, convinciamo la guardia a farci uno sconto e accontentarsi di 5 AED.Il Forte è bello, ben ristrutturato e con una vista mozzafiato sulla città e sull’oasi naturale retrostante. All’interno è vuoto. Andiamo quindi a pranzare al sacco alle vicine sorgenti calde, che si trovano dietro il forte dentro l’oasi.

Torniamo poi verso Muscat con oltre un’ora e mezza di macchina. Vediamo il Parlamento, la rotonda di Al Bustan con un veliero in mezzo, quindi andiamo al palazzo del Sultano, che non mi colpisce, poi verso la Corniche. Sulla sinistra si ammira l’Incense Bruner. La strada che scende verso il suk di Mutrah è molto bella con un ampio marciapiede e punti d’osservazione.

Riportiamo l’auto al distante autonoleggio ma ora si pone il problema di dove trovare un taxi. Alla fine convinciamo un addetto ad accompagnarci al suk. Alla luce di questo problema logistico, sconsiglio la soluzione dell’auto, per quanto comoda ed economica. Forse meglio un’escursione organizzata a Muscat, che contempli la Moschea che è imperdibile. La giornata piovosa ha allagato il suk al mattino, pertanto ci sono pochi turisti al tramonto e per terra è ancora bagnato. Carino, ma non lasciava a bocca aperta. Torniamo infine alla nave a piedi. La sera il tenore Navarro allieta il teatro.

 

Giorno 3 – navigazione

All’una di notte la nave salpa da Muscat per risalire il Golfo Persico costeggiando l’Iran.

La giornata è nuvolosa e ventosa, e l’avere il mattino impegnato tra sveglia tardi, ritiro passaporti e cambio valuta non è un problema. Il cambio è discreto ma ci sono 4 euro fissi a operazione di commissione.

Dopo il riposino pomeridiano, mi dedico ad un po’ di palestra, quindi idromassaggio e infine Aperitivo col capitano per i soci Costa Club, preludio della serata di gala. A teatro assistiamo alla piacevole esibizione di un gruppo di canto e ballo che fa canzoni anni ’50,’ 60 e ’70 vestiti a tema. Cena, gioco serale e nanna. Finalmente il primo vero giorno in cui ci siamo goduti la vita di crociera.

 

Giorno 4 – Sir Bani Yas

L’escursione organizzata del Safari prevede il ritrovo alle 10.30 in teatro. Scendiamo sull’isola con delle lance, attendiamo l’arrivo dei SUV e facciamo il Safari di 1 ora che termina verso mezzogiorno e mezza.

Carino, ma non imperdibile. Pochi animali, varianti di capre e gazzelle sono liberi, gli altri dentro recinti. Sia loro che tutti gli alberi dell’isola, riserva naturale, sono sfamati e innaffiati dall’uomo. Non vediamo le giraffe.

Dopo il pranzo lungomare offerto da Costa, prendiamo il sole sui lettini gratuiti e facciamo il bagno. Acqua fredda ma non gelida. A metà pomeriggio risaliamo sulla nave, partecipiamo alla riunione informativa per lo sbarco e andiamo a cena. La sera c’è la gara di canto “The Voice of the sea” tra gli ospiti, che saltiamo preferendo caricare le pile in vista dei prossimi 3 giorni, i più intensi della crociera.

 

Giorno 5 – Abu Dhabi

Giro di Abu Dhabi:

  • Sheik Zayed Grand Mosque;
  • Marina Mall, Emirates Palace, Observation deck at 300;
  • Louvre

Sul taxi verso la Moschea Bianca il tassista propone un giro di 4 ore per la città per 400 AED, circa 93 euro. La corsa alla moschea costa invece sui 65 AED, non molto considerata la distanza di oltre mezz’ora da Port Zayed. Anche qui le donne devono coprirsi e gli uomini avere i pantaloni sotto il ginocchio. In più ci sono dei controlli con il metal detector che mi fanno lasciare i panini e ad un altro italiano accendino e sigarette. La moschea è molto bella e pulita, tappa obbligata per chi visita Abu Dhabi.

Con una cinquantina di dirham veniamo portati al Marina Mall, in cui dobbiamo comprare qualcosa contro il raffreddore. Bisogna fare attenzione al sole e al vento, benché sia inverno con temperature miti (17-23°) il sole picchia forte come da noi d’estate. La torre panoramica del centro commerciale è al momento chiusa. Già stanchi, lasciamo perdere il vicino Heritage Village e andiamo a piedi dall’altra parte del lungo e largo ponte in cui fotografiamo l’ingresso dell’Emirates Palace. I russi al ristorante con noi ci diranno che in taxi sono stati fatti entrare. Sulla sinistra ci sono invece le Etihad Towers, e al n.184 c’è l’ascensore per l’Observation Deck. Pagati 85 AED a testa saliamo e ci godiamo la spettacolare vista a 360 gradi sulla città. Si vedono benissimo l’Emirates Palace, il palazzo del Parlamento e nuovi cantieri della città. Ci accomodiamo al tavolino e ordiniamo da bere. Negli 85 sono compresi 50 AED spendibili in consumazioni. Occhio però che sul conto verrà aggiunto il 20% di tasse e servizio. Dopo esserci riposati, e visto arrivare i tour Costa che però non avevano la consumazione, prendiamo un taxi alla base della torre per andare al Louvre con 34 dirham.

Il museo già esternamente è un’opera d’arte, internamente è moderno. Ci sono un paio di opere di ogni epoca di ogni cultura, che permettono un rapido excursus sull’arte umana. Il Salvator Mundi di Leonardo non era ancora esposto. Scattata una foto al tramonto nel cortile interno sul mare, molto suggestivo, torniamo al vicino porto. Tanti sono andati al Ferrari World, ma la distanza e il fatto che fosse quasi un parco divertimenti non lo rendeva per noi attrattivo.

Lo spettacolo serale, in cui si esibivano nuovamente tutti gli artisti dei primi 3 giorni, non ci ha colpito.

Qualche annotazione sui taxi: si esce dal porto solo in taxi o Big Bus e sui taxi, con un limite di dati, e al Cruise Terminal c’è il Wi-Fi gratuito. I taxi appartengono ad una società pubblica e hanno il tassametro.

 

Giorno 6 – Dubai

Giro di Dubai:

Giorno 1:

  • Heritage Village, Gold Souq;
  • Sheikh Mohammed Centre for Cultural Understanding, Textile Souq, Abra, Spice Souq;
  • Dubai Mall, Dubai Fountain, Burj Khalifa

Giorno 2:

  • Miracle Garden;
  • Souq Madinat Jumeirah, Burj al Arab
  • Dinner in the Sky

Usciti dal Terminal 2, ci sono 5 possibilità per uscire dal porto: taxi, Big Bus, Sightseeing Hop on hop off Bus e a volte navetta del Dubai Mall, pulmino giallo. Un tassista ci dice che il Gold Suk apre alle 11. Strano. Allora optiamo per il pulmino che porta alla fermata della metropolitana di Al Ghoubaiba per 10 AED a testa. Lì al gabbiotto facciamo l’abbonamento giornaliero (NOL Red Card) che per 22 dirham ci fa andare in tutte le zone su tutte le linee, monorotaia compresa, fino a mezzanotte. A fianco alla fermata stanno ampliando l’Heritage Village, la ricostruzione delle abitazioni tradizionali di questi posti. Non avendo più eredità culturale architettonica, rimpiazzata dai grattacieli, ed essendo gli arabi in minoranza nel loro paese, essendo l’80% della popolazione straniera, stanno provando a recuperare e ridiffondere i valori tradizionali locali.

Scendendo ad Al Ras, visitiamo il Gold Souq pieno di imitazioni e oro con pochi carati, ovviamente tutto senza prezzi esposti. Curioso. In un negozio, dopo una lunga ed estenuante trattativa, acquistiamo dello zafferano iraniano di prima qualità, secondo il venditore, a 35 dirham a grammo, da un prezzo di partenza di 50. Se si compra qualcosa nei suk, sempre trattare, trattare, trattare. Almeno uno sconto del 40-50% sul primo prezzo lo fanno.

Riprendendo la metro fino ad Al Fahidi, andiamo al Centre for Cultural Understanding. Avevo prenotato un pranzo culturale, in cui ci hanno spiegato e fatto mangiare i cibi tradizionali, a base di riso, e illustrato gli abiti locali. Ho anche provato la tipica Kandora bianca. Esperienza consigliata, che ho scoperto grazie “Roberto B.“ su questo Forum.

Dopo pranzo, andiamo al piccolo suk dei tessuti, chiamato Old Souq, retrostante il Fort Al Fahidi, l’edificio più antico della città ora destinato a museo. Questo porta sul canale, il Creek, e lì troviamo il servizio di Abra offerto dalla RTA, l’azienda dei trasporti pubblici di Dubai. Con 1 dirham a persona, pagato in moneta sonante a bordo, si attraversa il canale. Non fidatevi degli abusivi che vi propongono attraversamenti in altri punti. Il tragitto in barca è suggestivo, anche solo per fare avanti e indietro. Sull’altra sponda siamo vicini al suk delle spezie, in cui compro 2 cartoline per appena 5 dirham.

Passate ormai le 4, ci prendiamo la metro verde ad AL Ras, cambiamo sulla rossa a Burjuman e andiamo al Dubai Mall. Attenzione che ci vuole oltre mezz’ora di buon passo per andare dalla metro alla fontana, poiché si attraversa il centro commerciale più grande del mondo. Infatti è presente anche un servizio taxi interno per spostarsi sui 3 piani. A pochi minuti dalle 18, c’è una grande ressa attorno alla fontana di fronte al Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo. Lo spettacolo è però affascinante e merita di essere visto. Prima del successivo, andiamo alla biglietteria di At the top del grattacielo e ci facciamo convertire il coupon del Boardwalk in biglietto. Appena in tempo per le 18.30, saliamo sulla passerella galleggiante Dubai Boardwalk, da cui assistiamo seduti vicinissimo allo spettacolo, con una musica differente dalla prima e stavolta non in stile arabo. C’è poca gente, non è ancora molto conosciuta questa passerella perché è recente. Dopo lo spettacolo delle 19, riattraversiamo il Mall, fotografiamo la parete del Dubai Aquarium visibile dal centro commerciale e riprendiamo la metro per avvicinarci al porto. Scesi a Burjuman, non vediamo dove sia la coda dei taxi, quindi ne fermiamo uno al volo e torniamo in nave, stanchissimi, giusto in tempo per la cena alle 21.

 

Giorno 7 – Dubai

Ultimo giorno di vacanza!

Ultima colazione al ristorante, con i buoni waffle della colazione belga, e usciamo dopo le 10.20 dal Terminal dopo aver fatto il check in online del volo. Con 86 dirham il taxi ci porta al Miracle Garden, un grande giardino con composizioni floreali di ogni genere e anche un aereo, la più grande al mondo. L’ingresso sono 40 AED e si visita in un’ora.

Usciti, dopo aver evitato un tassista abusivo, prendiamo uno RTA e ci facciamo portare per ben 38 dirham al Souq Madinat Jumeirah. È un nuovo centro commerciale fatto a forma di suk, con canali navigabili al suo interno. Sulle abre c’erano babbo natale ed un elfo cinese che guidavano la barca. Mah. A piedi, in 5 minuti, andiamo alla strada di accesso del Burj al Arab, l’hotel a vela, al cui cancello pullman di turisti si fotografano. Purtroppo non ci sono invece edifici alti sui cui salire per vedere la Palm Jumeirah.

Torniamo in nave, facciamo le valigie e crolliamo, dormendo per il resto del pomeriggio.

Alle 20.10 inizia il Dinner in the Sky, affascinante cena a 50 metri d’altezza, con vista sui grattacieli di Dubai Marina. Di sera non si vede però la forma della Palma. La cena dura un’ora, cui segue mezz’ora di spettacolo di magia. Una conclusione in grande per una bella vacanza.

Lasciando la nave il 22/12 anziché il 23/12 come da prenotazione, avevamo dovuto fare un foglio di interruzione di crociera. Così però alle 23.30 prendiamo le valigie e rapidamente scendiamo dalla nave.

Alle 2 di notte prendiamo il volo per tornare a casa entusiasti della vacanza.

Abbiamo apprezzato il servizio della compagnia crocieristica e l’attenzione al menu e al pubblico italiano, sia durante gli spettacoli che nelle comunicazioni in italiano.

Costa Mediterranea è nel porto e sta imbarcando nuovi passeggeri che piano piano arrivano per il nuovo tour delle “Mille e una notte”.

Autore: Euforbo

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