Ritorno in Terra Santa – Costa Pacifica 18/29.09.2015

‘sera Amiche e Amici del forum,

eccomi qua a redigere il mio quartma anche no! ehm, diciamo “il mio primo diario bis” in questo forum, in realtà si tratta di una rivisitazione di quello già pubblicato e avente come titolo:

“Ritorno in Terra Santa – Costa Pacifica 18/29.09.15”

Poiché il primo diario, per i malcapitati che hanno avuto la (s)fortuna di leggerlo, è stato redatto in forma solo testuale, vorrei rivederlo, correggere eventuali (“eventuali” è un eufemismo…) errori/orrori di ortografia e corredarlo di alcune foto, molte delle quali sono state scattate in quella Terra religiosa, misteriosa, attraente, mistica, culturale echipiùnehapiùnemetta che risponde al nome di Israele.

Questo diario non potrà quindi che ricalcare il precedente per cui, chi vorrà salire a bordo con me in questa pseudo nuova avventura non potrà che essere il benvenuto… cercherò quindi, sia nel bene che nel male, di descrivere quanto accaduto nel periodo dal 18 al 29.09.2015 a bordo di Costa Pacifica nell’itinerario denominato “Ritorno in Terra Santa”; cercando di mantenere la mia “proverbiale obiettività evitando di dare giudizi o pareri troppo personali“.

Ma anche no…!

Arricchirò il primo diario rimarcando quelli che, secondo me, sono stati alcuni piccoli particolari più o meno simpatici o ilari che daranno al racconto quel pizzico di… sceglierete Voi il termine che riterrete più opportuno se avrete la costanza e la voglia di leggere fino in fondo questo Diario bis.

Come in altri miei prec… veramente, in ordine temporale, sarebbero successivi al mio primo diario, vabbeh… lasciamo perdere altrimenti entriamo in un vortice dal quale sarà difficile uscire… volevo ricordare che le foto che inserirò avranno una risoluzione medio bassa al fine di non appesantire il caricamento delle pagine web e velocizzare il più possibile la loro visualizzazione; per i fortunati che non hanno letto il “fratello maggiore di questo diario” Vi pregherei di “non cercare per forza qualcosa” di Politico, Storico, Sacro o Culturale in quanto leggerete perché questo racconto non vuole essere nulla di tutto ciò; anzi vuole essere solo un modo scherzoso con cui Vi narrerò come abbiamo vissuto questa bellissima esperienza.

Israele 000

Ma è arrivato il tanto atteso momento della partenza…

 

Savona 18.09.2015

Israele 01.01

Israele 01.02

…ma che targa strana ha la macchina davanti alla nostra… certo che in Svizzera una ne fanno e cento ne pensano…
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Si parte con (solo) due ore abbondanti di ritardo; dal nostro terminal annunciano i numeri di imbarco con il contagocce, dall’altro hanno praticamente imbarcato tutta una nave che, per la cronaca, era la Costa Favolosa, non una barchetta così tanto per dire…
La ressa è gestita da (solo) due giovanissime hostess che devono “fronteggiare” i passeggeri di un’intera nave il cui unico desiderio è quello di imbarcarsi il più velocemente possibile; abbiamo dedotto (e sottolineo dedotto) che la compilazione di un ulteriore foglio per le autorità israeliane ha portato via loro più tempo del necessario (ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a un viaggio nella “Terra dei terribili figli di Re David“?) o era una novità quella dell’ulteriore modulo?

“Signor Costaaa, non può incaricare due ragazzine per gestire un imbarco con destinazioni così particolari!”

Forse un paio di persone più esperte e navigate e una ragazzina alle prime armi potrebbe essere meglio…

Ma siamo in vacanza ed è il primo giorno e, addirittura, non ci siamo ancora imbarcati, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?

Ma anche no…!

Costa Pacifica è una nave da crociera dedicata alla musica…

Israele 01.06

… o meglio “Il Mare in Musica” e lo si evince dal nome dei ponti…

Israele 01.03

… che, personalmente, li ritengo un pochino sull’incasinato andante… a livello di nomi, intendo… Ludwig con Azzurro credo che c’entri come il cavolo a merenda,

Snap33ma tant’è che note, pentagrammi, immagini stilizzate di compositori, spartiti, arie, echipiùnehapiùnemetta arricchiscono i corridoi e le aree comuni di una vivace componente musicale.

Anche una crociera, come uno spartito, che si rispetti, non può che iniziare con una chiave di violino.., proseguire tra un insieme armonioso di note che compongono il brano musicale Snap34… e, tra una nota e l’altra, giungere alla cabina 1311, quella che sarà la nostra dimora per i prossimi undici giorni… dimora che risulterà alquanto rumorosa considerando il fatto che di notte e a frequenze piuttosto regolari si sentivano dei tonfi… come scomparti o paratie che sbattendo si richiudevano su sè stesse… o erano degli inservienti maldestri oppure delle pantegane modello castoro canadese che si rincorrevano facendo aprire e chiudere le porte… meglio pensare ai primi… e mai più una cabina al ponte uno… certo che mai una volta con Costa abbiamo avuto il piacere di un upgrade… in ogni caso dalla prossima crociera solo cabina con balcone… crepi l’avarizia…

Un breve giro ci consente di conoscere meglio Costa Pacifica, in quella che, per noi, è la terza esperienza con Costa Crociere

01.07

… ma avremo tutta la crociera per conoscere meglio questa “barchetta” di quasi trecento metri di lunghezza…

 

Navigazione, 19.09.2015

Un foglio posto sul letto ci avvisa che questo momento particolarmente ludico sarà posticipato in quanto il comandante sarà impegnato nelle manovre nello Stretto di Messina.

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Eh? Cosa?

Siamo quasi nel 2016 e, a un giorno e 1/2 dalla partenza di Savona, tra GPS, navigatori, tracciatori di rotta, simulatori e bellurie varie non sapevano che quel giorno e a quell’ora la nave sarebbe stata in quel preciso punto?

La prossima volta tolgo il TomTom dall’auto e lo porto in cabina di comando…

Vabbeh, se proprio ci tenete a consumare toner e carta, allora stampate  pure millecinquecento fogli (o quante sono tutte le cabine passeggeri) e consegnatele direttamente tanto, chissenefrega se si abbatte la Foresta Amazzonica, ce ne sono ancora tanti di alberi… il buco nell’ozono oramai c’è per cui avanti a fare ulteriori danni all’ambiente; certo che usare il televisore (o il tanto decantato “terminale video interattivo” che dir si voglia con il quale riesci a comperare o controllare ogni cosa e che puntalmente trovi acceso ogni volta che torni in cabina…) per comunicare lo stesso messaggio era così impossibile?

02.01

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Certo che così facendo non ci sarebbero state le miriade di persone che si strappavano gli abiti nell’apprendere una cosi tragica notizia: la foto con il Comandate viene rinviata perchè ci troveremo al cospetto dei temuti Scilla e Cariddi…

Ma anche no…!

02.03

Tra l’altro questa serSnap75a avremo anche l’adeguamento dell’ora al fuso orario greco (quindi un’ora avanti)… ma se siamo appena davanti alle coste siciliane… ma sì, dai, portiamoci avanti e recuperiamo questo “Jet Leg“ di un’ora che male non fa…

Ma siamo in vacanza ed è il secondo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?

Ma anche no…!

E se avete qualche dubbio sul fatto che che Costa Pacifica sia definita come “Il Mare in Musica“…

 

 

02.04

… un momento di riflessione è sempre opportuno cercarlo…

02.04

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… anche perchè, di contro, i momenti ludici saranno molti…

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Katakolon, 20.09.2015

03.01

Questo ridente porto greco abbiamo già avuto il piacere di conoscerlo in una precedente crociera…

03.01

03.02

decidiamo quindi per un bel giretto a piedi senza impegno con due Amici conosciuti all'(AB)buffet che diventeranno i Compagni di Viaggio con cui maggiormente condivideremo i momenti più significativi di questa avventura appena iniziata… decidiamo pertanto di iniziare con il portarci avanti nello smaltire a priori le colazioni, i pranzi, le merende, gli spuntini, le cene, gli aperitivi, i digestivi, i caffè, gli ammazzacaffè e i chinehapiùnemetta che dovremo (ahimè) affrontare con enorme sacrificio nei prossimi giorni.

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03.03

Snap35… e poi del Porto di Katakolon potete dirne di peste e di corna tranne che non sia possibile fotografare qualsiasi cosa galleggiante da ogni prospettiva possibile e immaginabile…

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03.05

E se ancora avete qualche dubbio sul fatto che che Costa Pacifica sia definita come “Il Mare in Musica“…

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Heraklion, 21.09.2015

03.06

A Creta ci accolgono simpaticissime raffiche di vento a 50 nodi che impediscono alla nave di attraccare; ciò che vedremo di questa Isola saranno solo i sui profili stagliati all’orizzonte…

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… in un irreale Paesaggio Dantesco

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Snap36… anche se Minotauros (che strano nome, chissà dove l’avranno pescato…)

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… e Soci fanno di tutto per “trascinarci” in porto… ma poichè la barcarola si inclina di una decina di gradi (uno più uno meno…) e rischia di schiantarsi sul molo, il Comandante decide (giustamente) di annullare lo scalo e “all’impressionante velocità” di ben due, forse tre nodi o poco più (giusto per dare un’idea della velocità di crociera a cui andavamo…) si dirige verso Rodi.

 

 

 

 

 

03.06

03.07Al Ristorante Buffet “La Paloma” un doverosissimo plauso agli inservienti che riescono in breve tempo a sistemare il casino causato dall’inclinazione della nave… riposizionati al loro posto i tavoli e le sedie sparpagliati in tutto il salone, asciugata l’acqua fuoriuscita dal “Lido Ipanema” raccattati i cocci delle stoviglie rotte e dei vassoi volati qualche minuto prima… riescono anche a trovare il tempo per medicare un cameriere che si è fatto un bel volo ferendosi ad un braccio e che rivedremo nei prossimi giorni con una fasciatura al gomito…

 

Annullate e rimborsate (ci mancherebbe altro) le escursione nelle Terre Cretesi tutto finisce lì, senza ipotizzare un attracco anticipato/posticipato a Rodi oppure un’eventuale altra meta; ma quando mai, nulla di tutto ciò!

Quindi all’esborso (loro) delle mancate escursioni ed eventuali penali alle Compagnie Turistiche Cretesi, “presumo” abbiano ottenuto introiti (sempre loro) ben maggiori pervenuti da tasse portuali non versate, casinò, SPA, bar, ecc.ecc. (ah, già… non devo dare giudizi personali).

Probabilmente Cristoforo Colombo avrà fronteggiato altre intemperie nel suo girovagare per gli Oceani andando a rompere i maròni a tutti i popoli che incontrava nel suo peregrinare offrendo loro collanine di perline colorate in cambio di quintalate d’oro, in un perfetto scambio alla pari

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… però anche qua le condizioni meteo hanno il loro bel perchè… ma siamo in vacanza ed è il quarto giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?

Ma anche no…!

 

Rodi, 22.09.2015

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Scendiamo a terra con gli Amici di cui a Katakolon…

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… e scopriamo una bella cittadina…

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… ricca di negozi nei quali ti capita di incontrare anche personaggi famosi… anche se a volte non è mai così semplice ricordarne i nomi….

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… il nome, come si suol dire, l’ho sulla punta della lingua… ma proprio non mi viene… oppure dalle cui vetrine è possibile ammirare souverir e manufatti di ogni specie…

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Ma anche no…!

Mi sono sempre chiesto se fossero vere… per la cronaca il prezzo apposto sul cartellino sotto il calcio della pistola a sinistra riportava la “modica cifra” di € 710,00… quindi un giocattolino proprio non lo doveva essere…

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… dicevo… una cittadina in cui è possibile fare stani incontri… come questo peluche particolarmente realistico…

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… o scoprire angoli nascosti appena oltre un portone socchiuso….

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… una serie di strade molto carine e piacevoli da visitare…

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… al nostro gruppo si aggiunge la coppia degli Amici commensali al tavolo della cena che essendo alla centoventesima crociera (una più, una meno) ci fanno da ciceroni; evvai, soldi dell’escursione risparmiati… si vede che sono di origine genovese?

Belàndi, se sono palànche… scusate sto divagando, vedo di rientrare nella rotta… nel nostro peregrinare ci imbattiamo nel chiosco di un fruttivendolo che, proprio sotto il “Greek Steak House” propone, tra le sue prelibatezze, le famose “Pere di Rodi“…

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… ma si è fatta ora di avviarsi verso il porto…

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… il tempo di scattare ancora qualche foto…

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… e di tornare a bordo di Costa Pacifica

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Arrivederci Rodi, ci sei proprio piaciuta… mi sa proprio che torneremo a trovarti nella prossima e nella prossima prossima prossima crociera… ma queste sono altre storie…

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Navigazione, 23.09.2015

Visto e considerato che siamo in navigazione e che qualcosa di interessante devo farlo, decido (ahimè) di provare l’esperienza sul Simulatore di F1 Costa

Snap60

bah, mai visto una macchina che quando acceleri si impenna… del resto non si è neppure mai visto il sottoscritto alla guida di una F1… al che si deduce che c’è sempre un perché nelle cose…

Tornando alla F1 direi (probabilmente qualcuna/o dirà il contrario): 6 Euro buttati via… e, come scriverò nel mio terzo diario… è strano scrivere di una cosa futura mentre ora sto scrivendo al presente di una cosa passata… mmmhhh, credo di essermi incartato da solo con la sequenza temporale degli avvenimenti… meglio tornare a “questo diario” e aggiungere solo che, come direbbe il Rag.Fantozzi: “La Corazzata Kot… ehm, il Simulatore di F1, per me è una ca pazzesca…(“Il secondo tragico Fantozzi” – Villaggio, Paolo – 1932, )

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L’assistente ai box… ma che no…! una ragazza argentina, consiglia (o meglio ti urla in cuffia…) di “tenere il piede a tavoletta…” bella lì… così facendo non riesco neanche a raddrizzare la macchina che sono già pronto per un altro testa coda… e a “rifare di nuovo il musetto alla macchina”… in pratica:  mai più su un simulatore di F1… o almeno mai più in queste condizioni,  mi avete ciulato una volta, non mi ciulerete una seconda!

Ma siamo in vacanza ed è il sesto giorno, vogliamo rovinarci la Crociera per 6 Euro?

Ma anche no…!

 

Ashdod, 24.09.2015

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Prenotata l’escursione a Betlemme e Gerusalemme; ritrovo alle 07.15 al Ponte Tre (ovvero il Teatro, n.d.r.), partenza effettiva alle 09.30 passate causa controlli delle autorità israeliane che ti “facevano passare come il riso” prima di scendere; ma organizzare un po’ meglio lo sbarco era così difficile?

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Ma era la prima crociera in cui Costa ci accingeva a uno sbarco nella “Terra dei terribili figli di Re David“?

Mi sa tanto che devo averla già scritta questa cosa…. una cosa che mi ha colpito sono le “altezze da terra” delle linee elettriche… alta, media, bassa tensione, illuminazione stradale, semafori con i relativi sostegni… tutti alti uguali (o quasi…) … diciamo a pochissimo spazio tra loro… certo che qua i campi magnetici ci fanno una pippa… ho dedotto che, molto probabilmente, è “meglio avere” più spazio aereo verso il cielo che non verso terra… non ho chiesto nulla e mi sono tenuto questo ragionamento per me…

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0703La guida, semplicemente un ”fenomeno” e simpatico come un “riccio nelle mutande” (scusate non dovevo dare giudizi) si descrive come un ingegnere laureatosi a Torino (Oh, basta là!) che, stufo di ingegnerare, si è dedicato a ciò che gli piace di più, ovvero fare la guida

Ci narra un po’ la storia di Israele e di come sia perennemente in guerra con il mondo intero (o quasi) e, probabilmente, anche con sè stessoci mostra una carta di Israele suddivisa in due parti per meglio farci capire i confini, le aree religiose e, tanto che ci siamo, anche le aree a rischio di attentati, subbugli echipiùnehapiùnemetta

Ussignür… ma è proprio il caso di mostrarsi così simpatico?

Per non smentire la sua immensa simpatia, tra le varie cose narrate tra un racconto Sacro e uno profano: “… sapete, ogni tanto i Palestinesi (questi “maledetti reazionari“, ovviamente “visti “dagli occhi di un Ebreo, n.d.r.) a volte lanciano le pietre contro gli autobus dei turisti (dico, “ma contare fino a dieci, mordersi lalingua e poi starsene zitto, no, eh?”)… ma oggi è un giorno di festa per cui molto probabilmente non succederà nulla… ah beh, allora… “prendiamo atto delle cose… (è un frase che odio, ma ci sta, fa pure fine e impegna ancora meno)… e visto che lo ha detto lui, ora sono mooolto più tranquillo…” e poi “… a pranzo saremo ospiti presso un tradizionale Kibbutz Israeliano”.

Figo!

Speriamo abbiamo preso bene le misure dei due tronconi, altrimenti la vedo dura costruire una “chicane correttiva” là in alto… già, la vedo “proprio dura”…

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… in ogni caso questo è l’unico “mezzo armato” che incontreremo in tutta la giornata…

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… e io che mi aspettato di trovare a ogni incrocio carri armati, blindati, cavalli di frisia, barriere, campi minati, filo spinato, portaerei, cecchini armati fino ai denti… dai, meglio così…

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Ma andiamo con ordine… lasciamo Gerusalemme dove torneremo più tardi e ci avviciniamo al Confine Palestinese dove il paesaggio si trasforma rapidamente…

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… passiamo il Punto di Controllo

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… il ragazzo aveva un mitra a tracolla e aveva appena terminato di bere da una bottiglietta… chissà la ragazza cosa portava sotto il vestito… e non in quel senso!

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Snap76Siamo finalmente a Betlemme... scendiamo dal fresco dell’aria condizionata dell’autobus e percorriamo al caldo… e vorrei anche vedere… siamo nella Terra dei Figli di Re David, mica in quella dei Figli di Babbo Natale… (anche se il confine tra i due concetti non è poi così troppo distante, n.d.r.)… dicevo che percorriamo una strada leggermente in salita, ci inoltriamo tra alcuni vicoletti dove incontriamo alcuni “locali” che vogliono venderci di tutto e anche di più: frutta, olio, presepi, collane, croci, diamanti… forse anche un Kalashnikov… ma questo, sinceramente non sono riuscito a capirlo…

Ma anche no…!

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0712Alla Basilica della Natività, crocevia di tante religioni…

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arriviamo sicuramente prima di una compagine francese, ovviamente imbarcata a bordo della stessa Costa Pacifica…

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…le due guide parlottando e, alla fine, concordano che “loro” sono arrivati dopo quindi la precedenza d’entrata è un diritto che “spetta prima noi”…

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0718Bene, per tornare ai fatti del mio diario, il tipo (la nostra guida, n.d.r.) ci racconta un po’ di cose e aneddoti tra cui il fatto che, nell’anno 1.009 durante il Regno del sesto Califfo al-Hakim bi-Amr Allah, i musulmani iniziarono l’abbattimento della Basilica stessa, ma dai fori visibili su una colonna fuoriuscirono sciami di calabroni (o altri insetti volanti, non ricordo bene cosa fossero…) che impedirono il proseguimento della distruzione della Basilica…” e tra una citazione e l’altra, a un certo punto, sparisce o meglio si dilegua e, all’interno dell’edificio, ci viene piuttosto difficile capire che fine abbia fatto… facilmente potete capire che “eravamo solo quattro gatti” dentro la Basilica; ebbene la guida francese con la proverbiale nonchalance transalpina e attorniata dai suoi fidi connazionali cosa decide di fare?

Semplicemente iniziano a spingere, saltare la fila… in pratica “a fare gli italiani” (scusate e senza offesa alcuna… devo ricordarmi di non dare giudizi personali anche se ogni tanto dimentico questa cosa…).

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0721Lascio a Voi la risposta a questa semplice domanda: “Era il caso di litigare DENTRO la Basilica della Natività?”

Ma anche no…!

Dopo quasi due ore di coda decidiamo, nostro malgrado, di rinunciare al luogo della Natività (… ma se abbiamo fatto miglia e miglia per essere in questo posto..) ma la stanchezza, il caldo, l’umidità (credo sfiorasse il 99,00%) e la maleducazione dei francesi prendono il sopravvento, quindi ci togliamo da quella che da coda si era trasformata in una massa informe… e vagabondiamo dentro la Basilica.

 

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0724Dall’altro lato ritroviamo il tipo (la guida, n.d.r.) tranquillo e scattante come un bradipo assonnato… gli esponiamo le nostre ragioni… in pratica lo accusiamo di averci abbandonato in balia dei francesi… questo farfuglia qualcosa che a tutti risulta incomprensibile e tenta di rimediare facendoci entrare dall’altra entrata… operazione per altro piuttosto maldestra e neppure riuscita in quanto i sorveglianti ci ricacciano indietro indietro (e volevo anche vedere…).

Ma poiché non tutti i mali vengono per nuocere e “sfruttando” (Dio non me ne voglia…) una signora italiana disabile (passeggera anch’essa con il marito sul nostro autobus) che, sulla a sedia a rotelle, ci definisce come loro accompagnatori e ci permette di sgattaiolare dentro il “punto cruciale” della Basilica da questa seconda entrata (ammetto e mi vergogno ancora di quanto fatto e che ho appena descritto …)…

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e … sorpresa… chi troviamo già dentro il pertugio?

0726Ovviamente il gruppo francese che con la loro proverbiale nonchalance transalpina sono passati tranquillamente davanti a tutti i fedeli in attesa (ma non dovevano essere dietro noi? Ma soprattutto non siamo “noi italiani” noti per questi comportamenti “furbeschi“? n.d.r.).

Volete che Vi esponga la stessa domanda di cui sopra?

Lo faccio: “…era il caso di ri-litigare DENTRO la Basilica della Natività?

Ma anche no…!

 

 

 

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Riprendiamo la strada che ci riconduce all’autobus…

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… sempre incontrando personaggi disposti a contrattare sul prezzo pur di venderci… o forse sarebbe meglio dire “pur di rifilarci” frutta, olio, presepi, collane, croci, diamanti… forse anche Kalashnikov… mmmhhh, mi pare di averla gà scritta questa frase… beh, in ogni modo, passiamo anche davanti alle vetrine di Rivenditori Autorizzati di cotanta merce…

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… prima di arrivare di fronte a un improbabile “Hard Rock (Cafè)”…

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… risalire al fresco condizionato dell’autobus e ammirare, piuttosto da lontano a dire il vero, la Tomba di Re David

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… ovvero quella forma trapezioidale che si nota all’orizzonte esattamente sotto il pittogramma del “Vietato Fumare“.

Velocemente costeggiamo quella “rara bellezza architettonica” che separa la Palestina da Israele

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… e ci rechiamo all’immancabile “negozio convenzionato” (ma “convenzionato con chi?“, ma “convenzionato con cosa?” ma “convenzionato con sceglietevoiquellochepreferite…?”, n.d.r.) dove tutto… e sottolineo tutto è in offerta scontata “solo per noi…”, … azz, ma che fortuna, se l’avessi saputo avrei giocato al SuperEnalotto Palestinese… magari ci facevo anche un po’ di soldini…

Devo ammettere che molti oggetti era fatti per essere visti..e non solo…

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Saltiamo qualche passaggio, usciamo e, mentre ci accingiamo a salire sull’autobus, vediamo arrivare un altro mezzo “targato Costa” … chissà se anche a loro saranno concessi sconti o se erano riservati solo a noi…

Tanto vale credere a Babbo Natale…

Ora fatemi capire con quale logica hanno costruito una villa del genere…

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… se per accedere al garage sul retro della casa devi devi oltrepassare questo cancello o, magari, affacciandoti dalla finestra del bagno ti trovi questo panorama “pseudo-dolomitico”…

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Ma si è fatta ora di pranzo e quindi  è ora di procedere verso il famoso “Kibbutz“; oltrepassiamo nuovamente la “Dogana Palestino-Israeliana” …

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… e, durante il tragitto notiamo alcuni cassonetti o forse semplicemente cumuli di immondizia incendiati.

Al tipo (sempre la guida, n.d.r.) cosa gli balena in mente di raccontarci?

“Che i Palestinesi (sempre loro, i “maledetti reazionari“, n.d.r.) appiccano il fuoco ai cassonetti, aspettano i Vigili del Fuoco (o l’analogo israeliano del nostro Corpo dei VV.F.) e li prendono a sassate o quant’altro (dico, “ma contare fino a venti, mordersi la lingua e stare zitto, no, eh?)”.

Ma poichè oggi è un giorno di festa, molto probabilmente non succederà nulla”… (azz… che cul… ehm, che fortuna che abbiamo avuto, peccato aver specato questa dose di fortuna quotidiana senza aver giocato al SuperEnalotto Israeliano magari raggranellavo un bel gruzzoletto... ma questo lo sapevate di già e, poichè lo ha detto lui, il “simpaticone”, ora sono mooolto più tranquillo di prima…).

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Arriviamo al Kibb

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… ma un momento, ma un Kibbutz, nella mia abissale ignoranza, non dovrebbe essere una qualcosa tipo una fattoria, magari ipoteticamente trasformata nel recente passato in qualcosa di più moderno… ma trovarsi in un Self Service di un Albergo a 7-8 o forse più piani in centro a Gerusalemme … ma che strani questi “tipici” Kibbutz Israeliani!

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O meglio, devo ammettere mio malgrado, quanto sia immensa la mia ignoranza…

Pranziamo in 3/4 d’ora e affrontiamo il resto della giornata (scusate ma non ve lo avevo detto, l’escursione era prevista di 11 ore) passando tra il Monte degli Ulivi…

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… dove, se fossi un Tecnico dell’ “Enel Israeliana, saprei bene a quale Santo rivolgermi prima di mettere la mani in quel groviglio scomposto di cavi… beh, a dire il vero, qua c’è solo l’imbarazzo della scelta per “raccomandarsi a qualcuno…”

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… ma torniamo seri e non divaghiamo troppo…

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…  l’Orto dei Getsemani…

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… alla volta di Gerusalemme...

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… fino alla Basilica del Santo Sepolcro…

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e qua… chi ci troviamo?

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Ovviamente gli immancabili francesi nr.25… ma, del resto, Gerusalemme è “piccola” e poichè, questa volta sono arrivati prima di noi … e poi, diciamola proprio tutta, “…era il caso di litigare DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro?

Ma anche no…!

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Il tipo (sempre la guida, n.d.r.), probabilmente memore della figuraccia fatta nel punto in qui trentatrè anni prima era nata una Persona molto importante con la barba e i capelli lunghi, si informa della durata della coda; responso: 1/2, massimo 3/4 d’ora… decidiamo di restare.

Del resto, se abbiamo percorso miglia e miglia per vedere la Natività, vuoi arrenderti per un’inezia al S.Sepolcro?

Ma anche no…!

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Bene, dopo un’ora e mezza e forse qualcosa in più tra le immancabili spinte, le pressioni della fila, il caldo e l’umidità superiore alla Basilica della Natività (che qua sfiorava il 99,99%)…

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“Signor Costaaa, la prossima volta, come guida, gradirei avere Topo Gigio…almeno è più carino, simpatico, divertente e sicuramente più preparato… e il bello deve ancora venire… ma non precorriamo troppo i tempi…

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Iniziamo a peregrinare per una parte della via Dolorosa (dalla VIIa Stazione, n.d.r.)…

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(Qua avrei seri problemi se fossi un Tecnico dell’Enel Israeliana.., n.d.r.)

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… la Via Dolorosa, per chi non lo sapesse, è costituita da una serie di gradini in discesa corredati da piccoli scivoli per agevolare il transito dei mezzi; il tipo 0777(sempre la guida, n.d.r.) inizia ad allungare il passo per cercare di recuperare il ritardo accumulato (erano quasi le 19.30 e, nella tabella di marcia originale, dovevamo già essere sulla strada del ritorno…) “dimenticandosi” (o forse sarebbe meglio dire “ignorando”) che nel gruppo era presente la signora sulla sedia a rotelle con il marito da noi conosciuti nella Basilica della Natività (…ricordate?) che, con l’Amico di Katakolon e Rodi di cui avete già letto in precedenza, abbiamo cercato di aiutare nel tragitto (… con questa coppia di Signori avevamo un debito morale, n.d.r.).

Ah, dimenticavo che nel gruppo era presente anche una mamma con bambina e relativo passeggino.

Quindi richiami al tipo (sempre la guida, n.d.r.) con i più “classici fischi all’italiana” (scusate, senza offesa, non mi permetterei mai…) mentre i due accompagnatori della Costa (due ragazzini, lei al primo imbarco, lui forse al secondo, di certo non più del terzo…) a guardare o a cercare di capire cosa fare, scegliete voi… ma “… era il caso di litigare NEL PERCORSO della Via Dolorosa?

Ma anche no…!

Arriviamo al Muro del Pianto e il tipo (sempre la guida, n.d.r.) inizia a raccontarci di quel Luogo Sacro per gli Ebrei.

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Purtroppo, un suo connazionale che è (casualmente) lì a pregare… mi domando, “ma con tutti i posti che ci sono in Gerusalemme, proprio al Muro del Pianto ti devi recare per pregare? Non c’è più religione!… scusate, cancellate anche questa battutaccia…) … si sente (giustamente) disturbato e al terzo richiamo di “fare silenzio” (non c’era bisogno di conoscere l’ebraico, l’onomatopeico “Ssssshhhh…” è piuttosto internazionale e non ha bisogno di alcuna traduzione…) il “pregante”…

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… piuttosto stizzito (per non dire di peggio) dalla supponenza del tipo (sempre la guida, n.d.r.) si gira, afferra una sedia e la scaglia (giustamente, n.d.r.) verso il fenomeno (sempre la guida, n.d.r.).

“Signor Costaaa, la prossima volta si ricordi della professionalità di Topo Gigio…!”

Devo ammettere che, in quei frangenti, ho temuto la rissa e forse anche qualcosa di peggio (stavolta AL Muro del Pianto, giusto per completare l’opera dell’intera giornata); ma evitare di provocare, no, eh?

Dico, “ma contare fino a trenta…o, in caso di dubbio anche fino a trecento o tremila,  mordersi la lingua e poi starsene zitto, no, eh?”

Eppure nella mia mente ero (e sono tutt’ora) convinto del fatto che la provocazione in casa altrui (per non dire in casa propria, vista la nazionalità del tipo…) non può che scatenare un qualcosa che, a priori non puoi immaginare; bene, proprio in Israele, era il caso di comportarsi così?

E’ come recarsi in una Moschea e… oppure come se qualcuno entrasse nella Basilica di S.Pietro o una qualsivoglia Chiesetta di un paesino sperduto e… mi avete capito e non vorrei aggiungere una parola di più!

Scusate, non devo dare giudizi personali; anche questa volta mi sono dimenticato di questa cosa…

Fortunatamente, e ringraziando il Signore (e anche tutti i Santi riportati sul calendario…), tutto è finito lì…con lo scambio di sediate tra i due soggetti…

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0783Alle 20.00 partiamo (finalmente, n.d.r.) da Gerusalemme alla volta del Porto di Ashdod dove arriviamo alle 21.15…

Orbene ora DEVO esprimere un parere personale, non me ne vogliate… ma se il tipo (la guida, n.d.r.) ingegnerava come è in grado di fare la guida… capisco il perché abbia smesso di ingegnerare; di certo una cosa positiva gli devo riconoscere: ha avuto l’enorme buon senso di non chiedere mance o riconoscimenti simili anche perché, nel porto di Ashdod, non eravamo né DENTRO la Basilica della Natività, né DENTRO la Basilica del Santo Sepolcro, né NEL PERCORSO della Via Dolorosa e neppure AL Muro del Pianto… lascio a Voi ogni deduzione in merito…

Ma siamo in vacanza ed è il settimo giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?

Ma anche no…!

 

Ashdod, 25.09.2015

Snap1Per nostra fortuna non abbiamo prenotato altre escursioni… siamo ancora sconvolti dalla giornata di ieri, ci gustiamo una nave quasi deserta, rinunciamo anche a due passi a terra pur di non dover riaffrontare i meticolosi controlli in “uscita” dei Terribili Figli di Re David… in “ingresso” alla nave non si degnano neppure di darti uno sguardo… per loro l’importante è non importare nulla in Israele… in quanto a ciò che potresti esportarebeh, sono affari a cui loro non interessa una cippa di nulla!

 

 

Due giorni e mezzo di navigazione

Con l’Amico di Katakolon, Rodi e Gerusalemme (e aiutante di supporto alla Signora italiana disabile sulla sedia a rotelle…) approfittiamo di questi momenti di navigazione e ci rechiamo all’Ufficio Escursioni dove troviamo la ragazzina Snap4accompagnatrice di Gerusalemme (quella al primo imbarco, n.d.r.) e una sua collega di pari età o giù di lì alle quali vorremmo anche raccontare le (dis)avventure occorse ma, alla mia prima affermazione pacata (giusto per non partire “sparati” sul tipo, sempre la guida, n.d.r.) “..ma non doveva essere un Kibbutz?” e alla conseguente risposta giustificativa del tipo “... probabilmente si è espresso con una frase umoristica israeliana…

Eh? Cosa?

Beh, ci siamo “sentiti un pochino presi in giro e ho deciso di soprassedere…”.
(La frase sopra è corretta nel concetto ma non nell’italiano… )… e queste sono persone da inserire all’Ufficio Escursioni e/o all’Ufficio Informazioni e/o all’Ufficio Turistico e/o Ufficio Clienti e/o all’Ufficio delchipiùnehapiùnemetta???

“Signor Costaaa, la prossima volta, oltre a Topo Gigio, si ricordi anche di Lupo Alberto e, qualora decidesse ancora di sbarcare in Israele, se avessi come accompagnatori Tex Willer, Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack mi sentirei decisamente più al sicuro!”

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Ma siamo in vacanza ed è l’ottavo, forse nono giorno, vogliamo rovinarci la crociera per così poco?

Ma anche no…!

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Civitavecchia, 28.09.2015

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Siamo un po’ tristi, oggi sbarcano a Civitavecchia i due nuovi Amici del Tavolo della Cena ma sappiamo che in giornata, o meglio a breve, potremo riabbracciare Snap15altri due ”Vecchi Amici” che saliranno a bordo di Costa Pacifica per la loro crociera; li abbiamo conosciuti due anni or sono a bordo di Costa Neoromantica con un’altra coppia di Amici e tutti insieme, lo scorso anno, abbiamo riformato il sestetto a bordo di Costa Fortunaè vero che loro si sono imbarcati oggi e che noi sbarcheremo domani… ma è cose se avessimo fatto un’altra crociera insieme…. o così di piace pensarlo!

Le amicizie coltivate in Crociera mi sembrano quelle più spensierate in assoluto… giudizio personale, ma qua, a dispetto di quanto espresso all’inizio, lo dico…

Purtroppo questo avvicendamento di Amici ha un solo significato: la Crociera “Ritorno in Terra Santa” si sta per concludere…

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Savona, 29.09.2015

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Bene, ora è il caso di essere seri!

Ho compilato un questionario piuttosto critico e mi riservo di contattare l’Ufficio Clienti per raccontare loro, sicuramente in modo decisamente meno burlone di quanto avete letto sino a ora, la mia esperienza a bordo (e non solo…) di Costa Pacifica … o meglio, ricevendo dal CostaClub un invito a “Raccontare come è andata la mia Crociera”… Beh, quasi quasi rispondo inserendo solo il link a questa discussione .

Mi auguro solamente che qualche immancabile Dirigente, Funzionario e/o Impiegato di Costa Crociera (scommetto che tra tutti gli iscritti di questo forum ci sarà per “sapere di nascosto” come sono andate le cose…) legga questa discussione non sorridendo a quanto ho scritto ma che si faccia un esame di coscienza o, perché no, mi contatti affinchè gli possa raccontare di persona come sono andate le cose qualora il testo di cui sopra non fosse sufficientemente esplicativo.

Tornando a noi, le sensazioni che pensavo di trovare in Terra Santa non le ho potute vivere; purtroppo l’escursione di troppi posti in troppo poco tempo (anche se, alla fine, si è trattato di quasi 12 ore), le ore trascorse in fila (ma questo era in previsione) non mi hanno neppure permesso di abbozzare una mezza preghiera; chi era dietro noi aveva (giustamente) il desiderio che avevo io trenta secondi prima… ovvero essere lì nel punto esatto in cui sono avvenuti certi avvenimenti (scusate il gioco di parole) Sacri, Culturali, Storici, …

Ma questo è il bello della Crociera: vedere un condensato di tutto e, purtroppo, gli avvenimenti che ogni giorno ci vengono descritti dai TG o dai giornali non possono farmi pensare che siamo stati gli “ultimi fortunati” a vedere quei luoghi… almeno per il momento!

Ora che ho rieditato questo diario… e che ho rivisto le foto scattate… ammetto di riscontrare quell’emozione che là, da vivo, non ho potuto percepire… ma lo rifarei, eccome se lo rifarei…

Alla luce di ciò, è giusto che, per quanto riguarda il Personale di Cabina, dei Bar, del Ristorante, del Buffet, della Sicurezza, dell’Animazione, gli Attori, i Ballerini, i Cantanti, tutto il Personale “nascosto” e di tutti quelli che ho dimenticato… beh, sono proprio queste le persone a cui voglio indirizzare i miei complimenti!

Ah… un sentito e particolare grazie non può che essere rivolto ai francesi!

Spero che abbiate apprezzato il modo Fantozziano con cui ho raccontato questa mia esperienza; volutamente ho preferito evitare un resoconto serio (vi sareste fermati alla sesta riga o giù di lì…) e riferimenti precisi quali i numeri degli autobus (nostro e dei francesi… il 25) o il nome del Kibb… scusate, dell’albergo a n piani (… ma anche no…!) come i nome degli Amici conosciuti; di certo chi c’era, chi ha vissuto o chi ha visto quanto ho descritto sicuramente non potrà che riconoscersi con quanto appena letto.

In ogni caso vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere fino in fondo le st…upidate del primo diario… e anche coloro che hanno avuto il fegato di leggere questa riedizione… se invece li avete letti entrambi…

^o^

Grazie al Forum per l’ospitalità e un caro saluto a tutti,

Marco

Autore: MarBor

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